A Metaponto incontro della Coldiretti sull’alluvione del primo marzo

Incontro con i sindaci e i parlamentari lucani per discutere delle problematiche legate all’alluvione del primo marzo.

Ad organizzarlo, nell’hotel Palatinum di Metaponto, la Coldiretti regionale, per fare il punto della situazione sulle azioni messe in campo a favore di aziende agricole, infrastrutture e imprenditori agricoli colpiti dall’alluvione dello scorso marzo e discutere delle mosse ancora da fare per accelerare la definitiva soluzione del problema.
Aprendo i lavori, Piergiorgio Quarto ha illustrato le delibere che, dopo una stretta collaborazione tra il dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata e Coldiretti Basilicata, sono state emanate in favore delle aziende colpite dall’alluvione: quattro bandi per un totale di quattro milioni e mezzo di euro di cui due provvedimenti a favore delle aziende zootecniche, uno a favore dei Consorzi di Bonifica e uno per il settore ortofrutticolo.
È stata illustrata ed integrata la bozza di documento che, in accordo anche con le altre organizzazioni di categoria che 360 giorni l’anno si occupano dei problemi dell’agricoltura con una presenza qualificata e capillare su tutto il territorio regionale, verrà presentata al governo Regionale.
Tre le azioni immediate da mettere in campo per una repentina soluzione del problema anzitutto l’accelerare la nomina del Commissario Straordinario con un’azione parlamentare bipartisan e l’Ordinanza Presidenza Consiglio Dei Ministri per sbloccare i sette milioni di euro messi a disposizione dalla Regione e i sette milioni di euro stanziati dal Governo Nazionale e dare il via alla fase operativa.
L’organizzazione di categoria chiede inoltre che venga stabilito un piano di intervento efficace affinché si tuteli il presidio produttivo, con la messa in sicurezza dei fiumi, e snellire la burocrazia ed agevolare l’accesso al credito delle imprese agricole.
Tra gli interventi più urgenti anche il dare la possibilità, alle famiglie danneggiate dall’alluvione, di poter rientrare nelle case ancora dichiarate inagibili dagli atti di sgombero.
E infine il rilancio del settore primario, attraverso un fondo adeguato che serva a fornire le garanzie necessarie tramite i Cofidi agricoli per consentire alle imprese di poter accedere al sistema creditizio ed aumentare la liquidità in modo da riprendere l’attività produttiva.

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