Grande successo per il Presepe allestito nella cattedrale di Tursi

Presepe Barca Tursi 2019.20

Un “Presepe” tra le onde fluttuanti del tempo ed un Gesù che nasce su una barca a vela lasciando così intravedere il ruolo della Chiesa in questo mare oggi ancora più tempestoso perché, forse, dietro un’apparente calma, nasconde insidie profonde.

Nato dalla creatività dell’artista Luigi Caldararo ed ospitato nella Cattedrale di Tursi sino a qualche giorno, questo “Presepe” ha attirato curiosità e interesse non solo dei fedeli locali.

L’iniziativa, realizzata con il sostegno dei parroci don Mimmo e don Gino (Parrocchia Cattedrale), del Comitato Pro-Natività 2019 (nelle persone di Antonio Solimando, Raffaele Iovine, Vincenzo Crispino, Donato De Salvo, Rocco Costantino e Vincenzo Padula), si è avvalsa di un vero e proprio progetto che ha visto la collaborazione dell’artista Antonio Farina e di Antonio Solimando che si è occupato del montaggio e degli effetti luminosi.

Altre collaborazioni per l’allestimento sono venute dal “popolo tursitano”: Domenico Albano, Leonardo Petrilli, Maria Santamaria, Vincenza Gentile, Giuseppe Ferrara, Leonardo Putignano, Vincenzo Rondinelli, Vincenzo Fagnano, Saverio Mazzei, Vincenzo Nuzzi, Antonio Mormando, Mimmo Calbi, Gabriel Crispino.

La barca, pervenuta da Amendolara, è stata al centro dell’allestimento di questo Presepe, unico nel suo genere, e Tursi ha preferito così sostituire la tradizionale grotta di Betlemme con una barca a vela sul mare di Galilea, a rappresentare sia la partenza che il viaggio, lungo oltre due millenni ed a significare la Chiesa che, dalla resurrezione di Cristo fino ad oggi, traghetta ”il Signore ad ogni uomo nella sofferta ed umana ricerca del Dio che l’ha creato e che lo vuole salvare”.

Sullo sfondo di questo allestimento è stato possibile ammirare la città di Betlemme illuminata da un cielo estivo. Inoltre, sotto un ombrello rappresentativo della volta celeste, il sole con la diffusione della luce, a simboleggiare il miracolo dello Spirito Santo (di manzoniana memoria) con chiara allusione all’illuminazione interiore di chi è toccato dalla Parola di Dio.

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