Stato di agitazione per i dipendenti del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto

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“In data 9 giugno i dipendenti del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto, riuniti in assemblea sindacale, alla presenza dei segretari provinciali delle Federazioni di Categoria FLAI CGIL – Marcella Conese, FAI CISL – Vincenzo Cavallo e FILBI UIL Vito Arleo hanno denunciato la grave situazione finanziaria ed organizzativa nella quale versa l’Ente, aggravata dall’atteggiamento del Commissario che evita qualsiasi confronto con le parti sindacali e decide unilateralmente su ogni questione relativa alla riorganizzazione dell’Ente”.

E’ quanto si legge in una nota congiunta delle principali sigle sindacali.

“In particolare, sono emerse le seguenti gravi criticità: da mesi, agli operai non viene corrisposto il compenso per il lavoro straordinario prestato, ma viene trasformato in parte in ore di riposo compensativo attraverso meccanismi che non tengono in conto quanto previsto a tal proposito dall’art.84 del CCNL di settore; al momento, non sono noti i tempi per il pagamento dello stipendio di aprile e, nel frattempo sono maturate altre due mensilità (maggio e la quattordicesima); sono stati disposti trasferimenti di personale da una sede all’altra, senza una minima informativa alle RR.SS.AA., che avrebbe potuto consentire quanto meno di conoscere le ragioni organizzative che erano alla base di tali decisioni; è grave e rischiosa la situazione nell’area jonica, a causa della carenza di personale addetto alla gestione e manutenzione della rete irrigua: molto spesso il personale è costretto a lavorare in solitudine in comprensori molto ampi, ad effettuare interventi su apparecchiature (tipo pozzetti sottoterra) o su cantieri senza che vi sia il rispetto delle norme sulla sicurezza; inoltre, è stata allestita un’officina in un locale senza presa d’aria né aspiratore di fumi dove manca completamente l’attrezzatura necessaria (dal ponte ai cavalletti). Si guidano autovetture immatricolate nel 1992. dal 1 giugno non c’è più il Direttore dei Servizi perché è andato in pensione e, ad oggi, non sono note le intenzioni del Commissario e quali siano i criteri in base ai quali eventualmente nominerà un nuovo dirigente;

Il personale, insieme alle Federazioni di Categoria, al termine dell’assemblea, hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione e di promuovere azioni di lotta più incisive, se nel breve non verranno affrontate e risolte le questioni sopra rappresentate.

Per queste motivazioni, al fine di scongiurare azioni di lotta più incisive, chiediamo all’Ente la convocazione di un incontro urgente ed al Prefetto di intervenire per quanto di sua competenza”.

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