A Policoro si è discusso di “acqua e cambiamenti climatici”

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“Preparare il settore agricolo all’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso l’introduzione di strategie di gestione della risorsa idrica in agricoltura con il coinvolgimento della Organizzazioni di Produttori”.

Questo l’obiettivo principale del Workshop organizzato dall’Università della Basilicata (UniBas) con la partecipazione dell’Organizzazione di Produttori, Asso Fruit Italia, svoltosi il 16 Marzo scorso a Policoro.

Fra i relatori i professori dell’UniBas, Bartolomeo DiChio e Cristos Xiloyannis e la dottoressa Alba Mininni.

A rappresentare l’OP Asso Fruit Italia, il direttore generale Andrea Badursi, per l’Autorità di Bacino, Antonio Biscione, per l’Alsia e il Consorzio di Bonifica, Salvatore Infantino, per la Regione Basilicata, Giuseppe Matarazzo. Hanno offerto inoltre il proprio contributo Piergiorgio Quarto, presidente regionale di Coldiretti e il responsabile dell’azienda sperimentale Pantanello, Carmelo Mennone e Nicola Vallinoto, agronomo e consulente di Asso Fruit Italia.

Incontro ricco di spunti e riflessioni utili, da una parte le esigenze produttive legate alle esigenze di mercato, dall’altra, quella preminente di razionalizzare e ottimizzare l’impiego della risorsa idrica da cui dipende l’esistenza stessa del sistema agricolo e dell’ecosistema tutto.

“L’Italia – ha evidenziato il professor Xyloyannis nel suo intervento – è al secondo posto nel mondo, dopo gli Usa, nel consumo di acqua destinata alle produzioni”.

Fra le soluzioni prospettate “il ricorso all’irrigazione a goccia. Per questo tipo di irrigazione è necessario che le aziende dispongano di acqua a domanda. Questa è la garanzia che deve essere offerta al produttore che diversamente manderebbe in crisi le piante” .

Inoltre ha posto l’attenzione sulla manutenzione degli impianti che dispensano acqua e la necessità di far sì che siano sempre più capaci di trattenere acqua affinché la stessa non si disperda nei fiumi provocando eventi estremi che possono risultare deleteri per le colture e l’incolumità delle persone e del territorio. Infine, Xiloyannis ha messo l’accento sulla “pezzatura”, cioè la dimensione di frutta e ortaggi, aspetto che determina di gran lunga i prezzi liquidati ai produttori. “Occorre cambiare la mentalità – ha spiegato – perché con i cambiamenti climatici che incombono questo tipo di agricoltura non potrà essere sostenuta nei prossimi decenni. Non possiamo pensare solo ad avere il frutto esteticamente perfetto. Occorre disabituare il consumatore a ricercare anche gli ortaggi e la frutta che possono apparire esteticamente meno attraenti pur presentando qualità organolettiche di assoluto valore”.

A far da eco alle dichiarazioni di Xiloyannis, il professor DiChio. “E’ imporante riconoscere il ruolo degli agricoltori virtuosi che contribuiscono a fare manutenzione del territorio e ai quali va riconosciuto qualcosa” Inoltre, occorre lavorare per far cambiare mentalità ai consumatori nella scelta dei prodotti da ricercare”.

“Programmare e prefigurare gli scenari futuri, questo è il compito dell’Autorità di Bacino, considerando l’importanza strategica che potrebbero avere le stesse aziende agricole nell’agevolare, con il ricorso a tecniche sostenibili, il compito”, ha spiegato Antonio Biscione.

Salvatore Infantino (Regione Basilicata) ha auspicato politiche comprensoriali nella gestione della risorsa.

“Come Organizzazione di produttori – ha aggiunto Andrea Badursi – siano attenti alle esigenze di mercato e cerchiamo di offrire prodotti di qualità. Nel farlo – da sempre – sensibilizziamo i produttori e i consumatori, anche con il coinvolgimento di centri di ricerca e università, su temi come quello dell’acqua. La nostra azione, come testimoniano i progetti inerenti la sostenibilità a cui la nostra OP aderisce, è fatta di azioni concrete che coinvolgono direttamente le aziende associate che manifestano collaborazione e interesse responsabile verso i temi proposti”.

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