L’ex sindaco di Bernalda Chiruzzi spiega le sue verità

chiruzzi

Una lettera per spiegare la sua verità.

È quella che ha mandato in tutte le case di Bernalda  Leonardo Chiruzzi, ex sindaco della città dopo che la mancata approvazione dell’assestamento del bilancio 2012 ha di fatto concluso il suo mandato da sindaco.

Una lettera, a tratti dura nella quale l’ex sindaco di Bernalda spiega il comportamento del Partito Democratico, suo partito, che a suo dire non gli ha mai permesso di poter svolgere l’attività amministrativa come avrebbe voluto.

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Un attacco al Pd quindi quello di Chiruzzi che si proclama nella lettera sindaco delle primarie ma dice l’ex primo cittadino – “nonostante la vittoria, il mio partito ha avviato una strumentale discussione sull’esito delle stesse, mettendo da subito in discussione la mia candidatura a sindaco.”

Non le manda a dire Chiruzzi che spiega che sin dalle prime battute del suo insediamento non gli è stato possibile essere il sindaco di tutti.

“Nel formare la prima giunta – spiega l’ex primo cittadino bernaldese – ho verificato che le richieste del mio partito ne impedivano una composizione equilibrata.

Tra richieste di assessori, presidenza del consiglio, delega a Metaponto, ho presto capito – continua Chiruzzi – che non bastavano cariche e gagliardetti a soddisfare le pur legittime pretese del pd che solo a parole disdegna le poltrone.

“Una crisi – continua nella lunga lettera Chiruzzi – che ha ingessato il processo amministrativo”

Nella lettera l’ex primo cittadino parla anche delle sue dimissioni nel 2011 che fu costretto a ritirare per evitare il commissariamento, della Giunta che fu costretto a nominare una giunta tecnica in attesa dei chiarimenti politici del Pd mai arrivati a detta del ex sindaco.

Tante sono le affermazioni che Chiruzzi espone nella lettera come le sue verità, sul trasporto pubblico, sulla revoca dei finanziamenti stanziati dalla Regione sullo sforamento del Patto di stabilità dei quali Chiruzzi addita la responsabilità ai suoi assessori di ramo guarda caso dice sempre del Pd.

Una lettera dai toni duri quella dell’ex sindaco che conclude dicendo che “il Pd di Bernalda, pur avendo un grande maestro della cinematografia non ha saputo elevarsi scegliendo un regista di terz’ordine per portare a temine un film squallido già visto.”

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