Botta a risposta tra Comune e Alsia per alcuni terreni sulla foce dell’Agri


Botta e risposta tra il comune di Policoro e l’Alsia dopo le dichiarazioni di Lopatriello e di Iacobellis, sindaci di Policoro e Scanzano Jonico, sul tentativo dell’Alsia di chiedere la rivendicazioni di alcuni terreni, posti al confine dei tue territori che rientrano nel progetto Marinagri. 
Per i sindaci, il contenzioso civile messo in atto dall’Alsia, sulla rivendicazione di proprietà dei terreni, 30 ettari circa, metterebbe a rischio il completamento della mega struttura turistica. 
E sulla vicenda è  intervenuto anche Vincenzo Vitale, presidente del Gruppo Marinagri ~ Ittica Valdagri che ha spiegato che “l’azione legale intentata dall’Alsia riguarda una piccola porzione delle aree di proprietà del Gruppo Marinagri — Ittica Valdagri, abbandonati dal Fiume Agri ed oggetto di riconoscimento di proprietà in capo alla Ittica Valdagri con decreto dell’Intendenza di Finanza del lontano 1975”. Interventi definiti inopportuni da Domenico Romaniello,  commissario straordinario Alsia che 
ha ribadito che “è interesse dell’Agenzia che i beni pubblici vengano utilizzati per fini meritori quali le iniziative imprenditoriali che si stanno sviluppando sulla costa Jonica, purchè ciò avvenga nel pieno rispetto della legalità e degli interessi collettivi”.

“Nell’attuale quadro normativo – continua Romaniello – l’Agenzia, una volta acquisita piena consapevolezza della proprietà in capo ad essa dell’ex alveo, ha giustamente promosso la consequenziale azione di rilascio e di risarcimento danni per illegittima occupazione”. 
Una vicenda che per Romaniello comunque deve essere risolta nelle sedi opportune. 
Una rivendicazione quella dell’Alsia che Lopatriello invece continua a invece definire “temeraria e inventata che sta bloccando il completamento dell’investimento turistico alla foce del fiume Agri”.

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