Prosegue lo sciopero della fame di Maurizio Bolognetti per i diritti dei disabili in Basilicata

disabili bolognetti

Maurizio Bolognetti dallo scorso 6 luglio è in sciopero della fame per chiedere alla Regione Basilicata di dare seguito alla promessa di un provvedimento a tutela dei diritti delle persone con disabilità, affinché possano avere a disposizione gli ausili appropriati e indispensabili alla loro vita.

Bolognetti è un “radicale storico”, Segretario di Radicali Lucani e dirigente del Partito radicale e dell’Associazione Luca Coscioni. Da sempre ha portato avanti il suo impegno politico per i diritti umani (in particolar modo quel diritto umano alla conoscenza evocato da Marco Pannella) nella “sua” Basilicata, denunciando gravi violazioni dei diritti civili e politici dei cittadini anche a danno dell’ecosistema, in particolare le devastazioni ambientali prodotte dalle attività estrattive di petrolio.

Sul tema dei diritti delle persone con disabilità, il “dialogo nonviolento” di Bolognetti fa emergere una grave carenza che non riguarda solo la dimensione regionale, ma l’intero apparato statale nazionale a causa del mancato aggiornamento reale del Nomenclatore Tariffario Ausili e Protesi e dei LEA, ovvero i livelli essenziali di assistenza.

“La Regione Basilicata – si legge in un comunicato stampa dell’associazione Luca Coscioni – a seguito di segnalazioni da parte di persone con disabilità all’Associazione Luca Coscioni è stata diffidata per mancata erogazione di idonei ausili, il 2 dicembre scorso, affinché ottemperasse a quanto disposto dall’articolo 30 bis della legge 96/17 che detta “Al fine di assicurare che, nell’erogazione dell’assistenza protesica ai disabili, i dispositivi protesici (indicati negli elenchi 2 A e 2 B dell’allegato 5 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 gennaio 2017 e identificati dai codici di cui all’allegato 1 bis al presente decreto) siano individuati e allestiti ad personam per soddisfare le specifiche esigenze degli assistiti con disabilità grave e complessa, le regioni adottano procedure ad evidenza pubblica che prevedano l’intervento di un tecnico abilitato che provveda all’individuazione e alla personalizzazione degli ausili, con l’introduzione delle modifiche necessarie”.

A seguito di un incontro tecnico presso gli uffici dell’assessore alla salute Rocco Leone, nel mese di dicembre, era stata predisposta una delibera che avrebbe ripristinato un corretto sistema di erogazione di alcune tipologie di ausili e protesi che allo stato attuale non sono erogate. Quella delibera non è mai stata discussa e adottata dalla Giunta, e invece c’è una risposta del DG della Regione Basilicata che riporta un parere negativo sulla stessa espresso dall’avvocato della regione. Dal parere emerge che il parametro di diniego è una sentenza della Cassazione che si riferisce alle protesi acustiche che però non sono incluse nell’art. 30 bis legge 67/17, pertanto ci si riferisce a una diversa materia.

Il 10 dicembre scorso l’Associazione Luca Coscioni ha inoltre inviato una richiesta al Ministro della Salute Roberto Speranza e a tutte le regioni perché, a distanza di più di tre anni dall’approvazione dell’art. 30 bis legge 67/2017, che aveva l’obiettivo di sanare quella parte del Nomenclatore che non consente la corretta erogazione dei dispositivi, “non risulta che siano state esperite idonee procedure pubbliche di acquisto per i dispositivi elencati nell’allegato all’art. 30 bis”, né la Commissione nazionale per l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza e la promozione dell’appropriatezza nel Servizio sanitario nazionale si è espressa in merito, né ha organizzato le audizioni delle organizzazioni delle persone disabili in piena violazione di quanto previsto dall’art. 30 bis legge 67/17. Per questo l’Associazione Luca Coscioni ha chiesto l’immediato intervento del Ministero, anche alla luce del fatto che tali procedure non comportano un aumento di spesa, e ai Presidenti di Regione e agli Assessori alla sanità di attuare localmente i principi del 30 bis legge 96/17 al fine di fornire immediate risposte alle persone che hanno bisogno di ausili e protesi che attualmente non sono erogabili in modo corretto. Il Ministro della Salute ha intanto nominato una nuova Commissione Lea.

Per la sua battaglia di civiltà Maurizio è sostenuto da molte persone: non solo le 307 firme contenute nella lettera appello destinata al Ministro della Salute Roberto Speranza, il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, e a Luigi Rocco Leone assessore regionale alla Salute ma anche dalle tante persone che stanno raccontando la sua battaglia e dall’Associazione Luca Coscioni.

L’Assessore alla Sanità Rocco Leone aveva promesso e annunciato l’adozione della delibera, proposta anche dall’associazione stessa, che avrebbe risolto le richieste delle persone con disabilità che si erano rivolte all’Associazione Luca Coscioni. Lo scorso 11 aprile 2020 il Presidente Bardi scrisse: “Sì, farà sicuramente”. Ma nulla è accaduto e i diritti delle persone con disabilità hanno continuato ad essere ignorati.

Per questi fatti e per queste ragioni, auspichiamo che venga rispettata la parola data, e almeno la legge”.

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