Una parola fa la differenza, può fare la differenza.
Fare capire ai ragazzi l’importanza della scelta delle parole nel loro quotidiano utilizzo, sia nella vita che sui social è stato il motore che ha spinto le associazioni Tema, Anfass e Presidio del libro a organizzare il seminario “Hate speech Is not free speech”, per dimostrare che l’odio social che in questo ultimo periodo sembra dilagare, può essere combattuto soprattutto attraverso il giusto uso delle parole.
Lo spiega meglio ai nostri microfoni il giornalista Michele Pacciano che ha intrapreso una vera e propria campagna di sensibilizzazione per combattere le parole d’odio.
Tra i relatori, ospiti del Liceo scientifico di Policoro, diretto dalla dirigente Giovanna Tarantino anche la psicologa Osvalda Cuccarese, il professor Limongelli e la scrittrice Maria Lovito e la promotrice dell’evento Valentina Celsi.
Un seminario importante che sarà ripetuto prossimamente in altri istituti scolastici perché è nella scuola che deve germogliare innanzitutto il seme del rispetto verso se stessi e verso gli altri.