Policoro: quante “zebre” su via Monginevro?

zebre

Servizio di manutenzione ordinaria della segnaletica orizzontale in alcune strade di Policoro.

I lavori hanno interessato alcuni assi secondari, come via Alessandria, quartiere Secondo Piano di Zona, e via Monginevro, la strada dei cosiddetti “Grattacieli”, ad alta densità di popolazione e con una cronica penuria di parcheggi.

[tubepress video=KH0qo_T9ZJM =embeddedWidth=”456″ embeddedHeight=”290″ showRelated=”false” title=”false”]

Al di là della scelta di privilegiare alcune strade poco trafficate, tralasciando invece il medesimo intervento in assi viari principali e certamente più frequentatati come le limitrofe via Monte Bianco, via Monte Rosa e via Gran San Bernardo, la cosa che colpisce su via Monginevro è la presenza di ben sette attraversamenti pedonali su una via di poco più di duecento metri, cinque nel primo tratto,  appena 130 metri di lunghezza.

Una grande attenzione alla sicurezza dei pedoni, peccato però che la strada sia poco trafficata dalle auto così come dalla gente che sceglie di percorrerla a piedi: si tratta infatti di una via ad uso esclusivamente residenziale, frequentata solo da chi vi abita o la usa per raggiungere qualche ufficio o le attività commerciali poste sotto i primi “grattacieli”.

Ovviamente la presenza di così tante “zebre” non ha fatto altro che far diminuire i pochi parcheggi a disposizione dei residenti, già costretti a dover dividere gli angusti spazi con quanti, pur avendo parcheggi riservati, preferiscono lasciare le auto in strada o a compiere manovre rocambolesche per posizionare le automobili senza bloccare la circolazione.

A seguito di alcune segnalazioni siamo andati a vedere cosa prevedono codici e regolamenti in materia di “zebre” e abbiamo scoperto che, con tutta probabilità, su via Monginevro si è andati ben oltre la legge: infatti la larghezza e il numero dei passaggi pedonali deve essere commisurato al traffico presente che, come già detto, non è affatto elevato; inoltre tra un attraversamento e quello successivo ci deve essere una distanza di almeno cinquanta metri mentre, sulla strada in questione, in alcuni casi non si arriva nemmeno ai venti.

Si potrebbe obiettare che sulla strada insistono alcuni cancelli a raso, senza marciapiede, peraltro poco utilizzati dagli stessi abitanti degli edifici in questione.

Vero ma su quest’aspetto i codici da noi consultati non dicono nulla al riguardo.

E poi, riflettendoci un attimo, basti pensare alle case dei nostri centri storici o delle grandi città, che si affacciano direttamente sulla strada, senza alcun marciapiede o protezione; eppure li non vi è traccia di strisce o di divieti di alcuna natura.

Certo può essere antipatico trovarsi la macchina parcheggiata davanti il proprio cancello e dover fare slalom per poter uscire; ma la soluzione non dovrebbe essere un attraversamento pedonale di due metri con annesse strisce bianche a segnalarlo.

Insomma per il momento a perderci è l’ambiente, considerati i tantissimi giri che si è costretti a fare per riuscire a sistemare la macchina, e la salute.

Guai a parcheggiare sulle strisce in via Monginevro, visto che i controlli, con relative multe, sono celeri e tempestivi; invece, sulla stessa via, si possono tranquillamente lasciare auto ferme per anni senza che accada nulla e nessun occhio attento segnali un infrazione come l’occupazione di suolo pubblico.

Ultime

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*