“Improvvidi tentativi per risolvere l’attuale crisi politica a Bernalda, nostri valori non sono negoziabili”

pd

“Nell’ultima settimana abbiamo assistito ad improvvidi e improvvisati tentativi del sindaco di sbloccare l’attuale crisi politica ed amministrativa del Comune di Bernalda e Metaponto dandole più dei connotati da tragicomico che di serio momento di riflessione”.

Lo si legge in una nota congiunta del direttivo del circolo del Partito Democratico di Bernalda e Metaponto e del gruppo consiliare del Pd.

Abbiamo anche preso atto che il neo costituito gruppo civico in consiglio comunale ha declinato il nostro invito ad un incontro per raggiungere e portare avanti una posizione comune ma dovessero cambiare idea siamo sempre pronti al dialogo.

Diversi sono stati i richiami alla responsabilità. Ma di quale responsabilità esattamente si stia parlando non risulta chiaro, anzi si palesa sempre più unicamente l’interesse alle postazioni personali.

Non c’è nulla di responsabile nell’atteggiamento del Sindaco che in sole 24 ore disattende l’ennesima parola data, ovvero quella di nominare esclusivamente un assessore per portare avanti i lavori di bilancio per poi provare a ricomporre una crisi sempre più ampia. Nulla di responsabile nel farci pervenire notizia della composizione di una nuova giunta espressione di nessuna maggioranza e di cui il primo cittadino si assumerà la piena responsabilità.

Nelle ultime 48 ore abbiamo atteso ad esprimerci pubblicamente in mancanza dei decreti di nomina della nuova giunta, ancora oggi non ufficiale probabilmente per l’ennesima assenza prolungata del sindaco dal nostro territorio.

Nonostante la facoltà del sindaco di assegnare deleghe esterne, l’impegno profuso mira unicamente ad assegnare poltrone e non ad impegnarsi in un tentativo serio e sincero di risolvere la crisi di maggioranza. Tataranno mira solo ad alimentare la sfiducia del consiglio comunale, pertanto annunciamo esclusivamente la posizione di autonomia fuori dalla maggioranza in quanto nemmeno solo un passo indietro dalla tessera alla Lega resusciterebbe un progetto politico irreversibilmente finito.

Abbiamo tentato senza successo una doverosa azione persuasiva nei confronti del sindaco e degl’altri consiglieri provando a portare la discussione sul piano politico e sul solo atto di bilancio. Siamo ugualmente consapevoli che la democrazia opera con la logica dei numeri e se invece per qualcuno è sufficiente che venga meno la tessera partitica scelta dal sindaco per far tornare tutto come prima, Tataranno avrebbe anche senza i nostri voti una residua maggioranza a cui affidarsi in consiglio comunale.

Noi, dirigenti di partito e legittimamente eletti, vogliamo camminare a testa alta di fronte a chi ci ha accordato fiducia all’interno della cabina elettorale e negli organi direttivi. I nostri valori non sono negoziabili. Iniziamo a domandarci se il sindaco conosca questo tipo di responsabilità”.

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