Maria Teresa Prestera spiega i motivi della sua candidatuta al Senato col Pd


Maria Teresa Prestera, insegnante, mamma ed amministratrice uscente del Comune di Policoro, candidata nelle liste del Partito Democratico al collegio plurinominale del Senato (proporzionale),  spiega i motivi della sua candidatura.  

“Il legame con il territorio nel quale vivo –ha spiegato la candidata– è forte, saldo. Da amministratrice uscente, ma soprattutto da insegnante, mamma e moglie, sono consapevole delle problematiche che la Basilicata ha e anche che il futuro passi in gran parte da noi, dalle nostre azioni e volontà. Proprio per questo ho deciso di metterci la faccia: credo, infatti, che la partecipazione diretta, senza deleghe, debba essere l’elemento caratterizzante di chi intende fare politica”.

Oltre ai temi noti della campagna elettorale come “il caro energia, la guerra, i cambiamenti climatici l’esigenza di dare risposte migliori al mondo del lavoro, ad esempio, attraverso una profonda riforma del reddito di cittadinanza, da figlia della Basilicata – ha sottolineato Prestera- intendo mettere al centro della mia agenda altre questioni che vanno dall’agricoltura alla necessità di governare meglio i processi di migrazione e integrazione, specie in una zona da sempre ospitale e vocata alla cura della terra e dei suoi prodotti; dal turismo, con Matera e gli splendidi borghi della provincia, da un lato, e le bellezze della costa jonica dall’altro. Temi che, come è noto, vivono problematiche serie che vanno affrontate e risolte. In particolare mi riferisco alla concorrenza spietata per i nostri prodotti agricoli, peraltro sempre più spesso messi a rischio dai violenti fenomeni atmosferici, alla vicenda delle concessioni demaniali, in merito alle quali sono favorevole all’indizione di aste ma con la previsione di premialità per chi opera nel settore da tempo.
Sono temi e problematiche che affronterò -ha concluso la candidata- con impegno ed entusiasmo, partendo dall’ascolto di chi opera sul campo per condividere idee e proposte”.

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