“Primo passo per creare nel golfo di Taranto un grande parco marino protetto del Mediterraneo”

mare Pisticci

“Dopo aver presentato ad ottobre scorso la proposta di legge AC 1254 per inserire il golfo di Taranto tra le aree di reperimento, la giornata ha rappresentato un primo passo fondamentale per avviare l’instaurazione di un grande parco marino protetto del Mediterraneo. La Camera ha infatti approvato un mio odg che impegna il Governo a ratificare tale proposta di legge”.

A dichiararlo è il deputato lucano del Movimento 5 Stelle Gianluca Rospi.

La proposta di legge prevede l’inserimento del golfo di Taranto e, per la precisione, dell’intera area marina che va da Santa Maria di Leuca, in provincia di Lecce, fino a Capo Spartivento, in provincia di Reggio Calabria, tra le aree marine di reperimento individuate dall’articolo 36, comma 1, della legge n. 394 del 1991, con l’intento di creare la più grande area marina protetta d’Europa, in grado di tutelare e proteggere l’intera biodiversità presente all’interno del mar Ionio.

“Il golfo di Taranto, riconosciuto dall’I- SPRA e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare quale baia storica nel 2010, è tra le 10 aree importanti da tutelare nel Mediterraneo come riserva di biodiversità (ai sensi della direttiva 2008/ 56/CE).

Tuttavia l’area è affetta da gravi minacce, quali una pesca non regolamentata, trasporti mercantili eccessivi e sversamento di inquinanti.

Un’altra problematica molto importante inerente al mar Ionio e al golfo di Taranto riguarda lo sfruttamento degli idrocarburi e la proposta, non a caso, mira anche a bloccare le future esplorazioni di idrocarburi.

Inoltre, l’eccessivo sfruttamento delle risorse alieutiche che affligge le specie target e la mancanza di applicazione della gestione integrata delle zone costiere, non consentono il mantenimento della biodiversità presente e delle caratteristiche ecologiche del sistema marino del golfo di Taranto. È necessario, pertanto, applicare il principio di precauzione per evitare che i danni arrecati divengano irreversibili.

Il mar Ionio deve essere tra i mari più tutelati, pertanto, sono molto soddisfatto di questo traguardo raggiunto, che rappresenta un punto di svolta, in un’ottica di tutela e valorizzazione delle nostre meravigliose bellezze”.

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