A Valsinni la Notte del Lavoro narrato

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Si è svolta a Valsinni l’edizione 2018 “La Notte del Lavoro Narrato” (quinta sul territorio nazionale e seconda in Basilicata).

Una location ideale per raccontare di “Esperienze e sviluppo delle imprese culturali nella Valle del Sinni”, area cerniera tra BasilicataLucania e Calabria. L’iniziativa svoltasi nella Sala eventi dedicata a Ninì Truncellito, è stata promossa anche quest’anno dall’azienda di trasporti Rapite Bus che -ha tenuto a sottolineare la giornalista Maria Paola Vergallito, conduttrice della serata- è da anni si impegnata in attività culturali e sociali nonché di promozione del territorio lucano ed in modo specifico di un’area che va dallo Jonio al Tirreno.

Si è parlato in modo sintetico ed articolato di esperienze importanti nate all’insegna dell’associazionismo per le quali sarebbe importante trasformarsi in elementi di una vera e propria “industria” culturale. Una vivacità che da oltre un ventennio ha trovato modo di manifestarsi attraverso iniziative diventate importanti attrattori turistici e dove un ruolo fondamentale è stato giocato dalla stessa Regione Basilicata con progetti e risorse specifiche.

Piera Chierico ha tratteggiato la storia del Parco letterario “I. Morra” nato nel 1992 (il primo in Basilicata) che intorno alla poesia ed al borgo è riuscita a creare occasioni di lavoro attraverso l’attività svolta sul “campo” dalla Pro-loco. Il Parco letterario è diventato così elemento di forte sollecitazione a livello turistico culturale rappresentando una scommessa importante per un territorio che si offre poi anche al visitatore con altre risorse storico-archeologiche-ambientali. Cultura in uno scenario ideale che affascina per quel continuo e sempre vario viaggio tra sogno e poesia.

Andrea Bernardo ha illustrato l’evento “Sogno di una notte … a quel paese” che giunge alla sua VIII edizione nel quale ha creduto fermamente coinvolgendo l’intero paese (impegnato così a sfatare la cattiva nomea che per oltre mezzo secolo ha accompagnato Colobraro) e promuovendo la nascita dell’associazione “Sognando il magico paese” che con i suoi circa 60 iscritti gestisce l’evento che si svolge ad agosto e che ha fatto registrare in questi anni migliaia di presenze.

Don Giovanni Messuti, parlando della sua esperienza alla Basilica minore di S. Maria d’Anglona, ha fatto riferimento ad una forma di turismo che non è solo religioso ma che cela una forte domanda di spiritualità ed al lavoro culturale che da tanti soggetti svolgono da intendere come vera e propria missione. I luoghi della fede, comprese le minuscole cappelle, oltre a documentare una storia millenaria, per il loro senso di pace si prestano al risveglio spirituale e culturale che pervade ognuno di noi. La “salita verso i santuari”, in scenari che la nostra regione offre, invitanti al silenzio ed alla contemplazione, è sintesi di ricerca spirituale mentre i momenti della “discesa” possono essere intesi più in forma turistica. E l’ambiente si è prestato, come è emerso dall’intervento di Gaetano Lofrano (ArtePollino) ad essere lo scenario ideale per una iniziativa artistica di straordinaria portata finanziata dalla Regione Basilicata con opere realizzate da artisti di fama internazionale e inserite nel contesto del Parco nazionale del Pollino e con l’avvio di attività varie di mostre e del Premio ArtePollino (coinvolte 6 accademie di Belle Arti) divenendo un forte attrattore che ha fatto registrare un numero abbastanza elevato di presenze.

Strettamente legate alla riscoperta ed alla valorizzazione del proprio borgo, in un mix di storia urbanistica (oltre che artistica) e di tradizioni alimentari, le attività realizzate a Senise ed a Lagonegro, descritte rispettivamente da Giulia Cirigliano (Associazione Asse Senise) e da Maddalena Falabella (Associazione A’ Castagna ra critica).

Brevi gli interventi di Gaetano Celano (Sindaco di Valsinni), di Gennaro Olivieri (presidente della locale Pro-Loco), di Carmela Rabite (Rabite Bus) e Franco Campagna (Location manager) che hanno ulteriormente sottolineato questa vivacità culturale come elemento fondamentale per un turismo di qualità.

Stesso concetto è stato espresso da Roberto Cifarelli, assessore alla Regione Basilicata, il quale nel prendere atto dei risultati di questi “fermenti culturali” e collegandoli a Matera 2019, ha sottolineato che l’impegno istituzionale deve indirizzarsi nel trasformare questo spontaneismo e protagonismo (a volte individuale) in un vero e proprio sistema che tenga conto del “lavoro” che viene svolto dai tanti attori, quindi di nuove regole, originando così una vera e diffusa “industria culturale”.

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