Coronavirus: “variante inglese in Basilicata? Ci sia maggiore chiarezza”

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“L’aumento costante dei casi di positivi al SARS-CoV-2 nel Metapontino – con un’alta percentuale di bambini e ragazzi in età scolare – continua a destare preoccupazione, specie in relazione alla possibile diffusione della variante VUI-202012/01, ormai nota come “variante inglese”. Come ormai accertato dalla recente letteratura scientifica, la variante inglese è caratterizzata da una maggiore contagiosità rispetto al ceppo “europeo” e ha modificato sostanzialmente l’andamento delle curve epidemiologiche a causa di numerose caratteristiche peculiari, non ultima un’infezione mediamente più prolungata nel tempo”.

Lo scrive in una nota Giuseppe Cristiano, presidente del gruppo consiliare “MuoviAmo Tursi”.

“Conoscere con tempestività la presenza della variante inglese sul proprio territorio – aggiunge Cristiano – pare dunque di fondamentale importanza, specie per poter indirizzare le decisioni degli amministratori locali a un livello di rigore appropriato allo stato dell’emergenza. Infatti, se da un lato l’aspetto sanitario negli ultimi mesi ha avuto sempre la precedenza nelle scelte politiche a tutti i livelli, è pur vero che la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda, ad esempio, che la chiusura delle scuole andrebbe di norma evitata e  utilizzata per brevi periodi come estrema ratio in caso di fallimento di tutte le altre misure di contenimento.

I sequenziamenti effettuati in laboratori specializzati, sui campioni biologici prelevati durante la somministrazione dei test molecolari, sono lo strumento raccomandato dall’OMS per il monitoraggio delle varianti ma l’assenza di notizie sugli esiti (se escludiamo la tardiva comunicazione dei casi di Corleto) in un senso o nell’altro non è certo l’ideale. Per questi motivi l’intero consiglio comunale tursitano, su proposta del capogruppo di MuoviAmo Tursi Giuseppe Cristiano, ha sottoscritto un’istanza, indirizzata all’assessore Leone e al capo dipartimento Esposito, in cui richiede di conoscere l’esito dei sequenziamenti.

Inoltre, si legge sulla nota, sarebbe opportuno che la Regione Basilicata si dotasse di test molecolari di ultima generazione capaci di rilevare in poche ore, oltre la positività al SARS-CoV-2, anche la presenza di una delle varianti note del virus. Sarebbe uno strumento utilissimo per apprendere tempestivamente la circolazione di varianti sul territorio e adottare di conseguenza in tempo tutte le opportune misure per il loro contenimento.

Alla richiesta del gruppo tursitano hanno aderito in maniera trasversale diverse amministrazioni del metapontino, in primis quella policorese guidata dal dott. Enrico Mascia, a cui si sono uniti i consiglieri Di Pierri, Maiuri e Gallitelli, quella di Valsinni, e altri gruppi consiliari come Risvegliamo Valsinni, Patto per Nova Siri, Libera Comunità Roccanova e diversi altri che si stanno accodando nelle ultime ore”.

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