Dormire fra le rovine della città fantasma di Craco: il concorso di Yac – Young Architects Competitions

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Abitare fra le rovine e addormentarsi sotto le volte scoperte di una città fantasma, fra le trame lapidee di strade scoscese e viottoli sassosi: Yac, società che promuove competizioni internazionali di progettazione e architettura e percorsi formativi di eccellenza, lancia il concorso “Ghost Town Refuge”, invitando architetti e progettisti a immaginare fra le rovine di Craco Antica un sistema diffuso di rifugi contemporanei. Una sfida che riporterà vita, con il massimo rispetto per un luogo così prezioso, nel borgo in provincia di Matera abbandonato negli anni Sessanta in seguito a una rovinosa frana. Uno scenario immobile e muto, un assembramento di case aggrappate a uno sperone di roccia, una scultura di abitazioni scoperchiate, volte interrotte e campanili in rovina, talmente affascinante da essere stato scelto nel corso dei decenni come ambientazione cinematografica da diversi registi, da Francesco Rosi per “Cristo si è fermato a Eboli” a Mel Gibson per “La passione di Cristo”, fino a Rocco Papaleo per “Basilicata coast to coast”.

Nonostante l’abbandono, molti turisti visitano Craco ogni anno, attratti dal suo incanto senza tempo. A partire dal 2009, l’amministrazione comunale ha realizzato e ampliato un percorso di visita illuminato, un museo con sala proiezioni, archivio digitale storico, cinematografico e della memoria, un atelier dell’arte e del cinema, un ostello per giovani e un luogo per degustazioni di prodotti tipici. Guide professioniste accompagnano i visitatori lungo un percorso tra i vicoli del centro storico in totale sicurezza. Di giorno, oggi Craco è una città fantasma piena di vita. Di notte cala il silenzio e si odono echi di vite lontane, qualcosa di intangibile ma presente, di misterioso ma percepibile: il vento soffia tra i pinnacoli e fa stridere vecchi cardini arrugginiti, custodi dell’identità di un borgo che non vuole morire. YAC lancia ai giovani architetti e progettisti la sfida d’immaginare un sistema diffuso di rifugi, innovativi e rispettosi della sacralità del luogo, capaci di accogliere chi desideri trascorrere più di un giorno a Craco per coglierne l’anima più profonda.

La giuria è composta dalle più importanti firme del panorama internazionale: David Chipperfield, architetto britannico pluripremiato, curatore della 13esima Biennale di Architettura di Venezia e recentemente nominato direttore di Domus per l’anno 2020, Alberto Veiga, architetto di Santiago de Compostela, docente nelle facoltà di architettura di tutto il mondo, Ian Ritchie, alla guida di uno degli studi di architettura più lungimiranti, influenti e premiati dello scenario contemporaneo (Rice Francis Ritchie di Parigi), João Luís Carrilho da Graça, architetto portoghese pluripremiato e docente al Politecnico di Milano, Vincenzo Latina, professore presso l’Università di Catania e della Svizzera italiana, vincitore di numerosi premi e riconoscimenti, Benedetta Tagliabue, fondatrice dello studio  Miralles Tagliabue EMBT con base a Barcellona, Shanghai e Parigi, David Basulto, fondatore di ArchDaily, una piattaforma internazionale di architettura con sedi a Santiago del Cile, Pechino, Città del Messico, San Paolo, Bogotà e Lima, Angelo Luigi Marchetti, AD della Marlegno S.r.l. – Prefabricated Wooden Buildings, specializzata nella ingegnerizzazione e prefabbricazione di strutture in legno, Giuseppe Lacicerchia, economista della cultura ed esperto di politiche di sviluppo e reti europee, sindaco di Craco dal 1995 al 1999 e dal 2009 al 2019, promotore del Parco Museale Scenografico di Craco, e Franco Audrito, fondatore dello Studio65, attivo in Medio Oriente con sedi a Jeddah, Riyadh, Cairo, Bali, Pechino e Abu Dhabi

Iscrizioni early bird entro il 22 dicembre, standard entro 19 gennaio. Il montepremi è di 15mila euro. Informazioni e iscrizioni: youngarchitectscompetitions.com.

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