Grande successo a Mosca per il progetto artistico tursitano “Artproject”

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Martedì 9 aprile a Mosca si è parlato di Tursi e delle sue eccellenze. Nell’ambito del progetto Artproject che vede protagonista la Filomena D’Ambrosio quale promotrice dell’iniziativa, sono stati proiettati i video su Tursi realizzati da Mario Caldararo. Nei brevi filmati si mostrano le bellezze del centro storico, dalla Rabatana ai rioni San Filippo e San Michele, ed il lavoro svolto nel recupero e valorizzazione dell’antico borgo arabo da parte di Antonio Popia.

La serata moscovita, organizzata con profondo amore verso Tursi da parte della D’Ambrosio, ha visto anche la presentazione alla platea russa dell’artista emergente Serena Alvarenz.

Serena Alvarenz è nata il 19 marzo 1991 a Stigliano ma è Tursi il paese in cui trascorre la sua infanzia. È di fondamentale importanza la sua terra di origine che crea in lei un forte attaccamento alle proprie radici e alla madre terra, questioni che si ritrovano nelle sue opere. Da bambina ha la fortuna d’incontrare un grande uomo, artista del suo paese che le fa capire il profondo valore del disegno e come, grazie ad esso s’impari ad osservare e conoscere il mondo, ma soprattutto come conoscere se stessi.

Partecipa all’età di 10 anni al concorso pittorico-grafico “I luoghi della memoria”, indetto dalla proloco di Tursi, con un elaborato grafico realizzato con pastelli, classificandosi seconda. Nell’anno 2004 partecipa al concorso “Rabatana oggi” con un elaborato realizzato con pastelli a cera classificandosi prima ed ottenendo una borsa di studio.

Diplomatasi al Liceo Artistico C. Levi di Matera si è in seguito iscritta all’Accademia di Belle Arti di Lecce.

Nel 2012 partecipa alla mostra tenutasi ai Teatini di Lecce durante la settimana dell’arte “Il Sallentino”, presentando un libro d’artista, omaggio alle più celebri donne artiste del ‘900, con ritratti realizzati con pennino e carboncino.

Nei giorni compresi dal 10 al 15 marzo 2013 partecipa all’evento “Pandora diritto di… condividere una visione differente” a cura dell’associazione artistico culturale Le ali di Pandora presso il Complesso dei Teatini di Lecce con un elaborato pittorico-polimaterico.

Attraverso la medesima associazione partecipa alle mostre:

“Mandala” tenutasi dal 18 al 24 giugno 2013 presso la sede delle Ali di Pandora; presenta un mosaico tridimensionale raffigurante appunto un mandala, suddiviso in tre sezioni ruotanti in verticale su di un perno centrale. Attualmente l’opera è situata presso gli uffici del comune di Lecce;

“Terra di permanenza personale” dal 6 al 13 novembre 2013 presso la sede dell’associazione;

“I libri spezzati, la donna nella Creazione di Leandro” dal 12 al 16 marzo 2014 presso l’ex Conservatorio Sant’Anna di Lecce;

Laureata al Biennio specialistico del corso di Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Lecce il 24/02/2016 si è impegnata come cultrice della materia nel corso di anatomia artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Bari.

Dal 6 al 24 giugno 2016 partecipa alla mostra “Archeo Modernitas- evento di ineffabili fatti d’arte: una rivista e una mostra” presso il palazzo dell’ateneo Aldo Moro di Bari.

Grande soddisfazione da parte del Sindaco Cosma che, dall’Italia segue l’esperienza russa delle giovani artiste:“Filomena D’Ambrosio rappresenta una risorsa importante per la nostra comunità nell’ambito artistico e culturale. Grazie a lei la nostra splendida città si sta facendo conoscere in tutto il mondo e di questo non possiamo che esserle grata.

Ho avuto modo di constatare personalmente la grande considerazione che ha acquisito la nostra città nei paesi dell’est come per esempio la Bulgaria dove l’anno scorso sono stato ospite nella città di Elena durante le giornate del Simposio che ha visto le nostre comunità unite dal grande lavoro della nostra Filomena.

A questo va aggiunta la sua grande generosità nel far emergere anche altre eccellenze della nostra Tursi come la giovane Serena Alvarenz che ci auguriamo tutti possa conseguire gli stessi successi della sua mentore. Giovani come Filomena, Serena e tanti altri che non dimenticano le loro origini e le mostrano con fierezza agli occhi del mondo, meritano rispetto e la giusta vicinanza da parte di tutti noi e delle istituzioni che tanto credono e devono continuare a farlo, nel turismo attraverso la cultura ed il sapere. Grazie a voi per tutto quello che state facendo e per quello che sicuramente ancora farete per la nostra Tursi.”

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