Tursi ricorda Pierro attraverso la poesia

La poesia “A’ Vicchiaredd’” di Antonio Scarponi è la vincitrice della sezione A, dedicato alle liriche singole, della settima edizione del concorso nazionale di poesia in lingua dialettale “Albino Pierro”, il cui ultimo atto si è svolto giovedì sera nella Rabatana di Tursi.

La manifestazione, organizzata dall’associazione culturale “Magna Grecia Lucana” di Torino della presidentessa Maria Celano, è diventata ormai un appuntamento fisso dell’estate tursitana, per celebrare il genio e la grandezza di Albino Pierro con le opere intense e suggestive di poeti provenienti da tutta Italia.
Venti le opere che hanno partecipato al concorso, suddivise in tre categoria, poesia singola, silloge e libro inedito; alla fine la giuria di esperti ha selezionato le migliori otto e premiato la lirica del salernitano Scarponi come la vincitrice della sezione A.
Nella stessa sezione ex equo per i primi finalisti Giuseppe De Matteo, di Roccanova, e Pasquale Cataldi di Missanello.
Nella sezione B, dedicata alla silloge, il primo premio è andato a Giuseppe Maria Notano, di origini lucane ma da anni residente a Roma, mentre nella sezione C, per le pubblicazioni inedite, la giuria ha premiato Valerio Cascini di Torino.
Nel corso della serata tanti i momenti emozionanti, come lo scoprimento dell’omaggio dedicato ad Albino Pierro, realizzato dallo scultore Mimmo Rago, il momento teatrale a ricordo della morte della madre di Pierro, eseguito da Antonio Popia e Maria Celano, e l’intervento del giornalista Nello Rega, che ha consegnato al vincitore la stampa con un disegno contenuto nel suo ultimo libro “Diversi e divisi”.
Immancabile l’omaggio ai centocinquant’anni dell’Unità d’Italia, con arricchimenti coreografici ed alcune testimonianze legate agli eventi principali del Risorgimento.
A conclusione della manifestazione, soddisfatta la presidentessa Maria Celano.
Il premio di poesia dialettale dedicato ad Albino Pierro è diventato ormai un appuntamento fisso per i poeti lucani e non solo.
Molti di loro hanno iniziato la loro avventura con noi e sono cresciuti, per un patrimonio lirico sempre più ricco e variegato.
In questo modo vogliamo ricordare Pierro, colui che ha portato la lirica e il dialetto di Tursi ad essere celebre in tutto il mondo”.

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