A Tursi la prima scuola “debullizzata”

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L’Istituto di Istruzione Superiore “M. Capitolo” di Tursi è la prima scuola della provincia materana ad essere “debullizzata”.

Presso l’auditorium Marrese dell’ Istituto si è svolto il convegno “No alla violenza. ‘Non uno/a di meno, mai più’ coordinato dalla Professoressa Grazia Vitelli e moderato dal Professor Giorgio Pasquale.

E’ stato installato anche un segnale ” stop al bullismo. Scuola debullizzata”, nato dall’idea della Professoressa Vitelli donato dal comune alla scuola.

Purtroppo il bullismo è una piaga sociale ma con questo simbolo il Comune ha voluto mandare un messaggio di positività e speranza per un fenomeno destabilizzante. Gli esperti intervenuti hanno parlato della violenza sotto vari aspetti ( di genere, familiare, ecc) facendo emergere i possibili traumi che queste creano, si daranno input per trovare rimedi ai fenomeni violenti. Nel corso della manifestazione è stata inaugurata una ” panchina rossa” donata dal comune di Tursi e dipinta dall’ estro artistico di Nilde Mastrosimone De Troyli. Giornata intensa, ricca di emozioni da condividere con i ragazzi, che sono il nostro futuro. Sorprendente l’attenzione degli alunni dell’ Istuituto. Grande competenza e professionalità di tutti i relatori, che con passione e atteggiamento di condivisione, hanno espresso a gran voce l’unico motto possibile:”No alla Violenza”.

stop bullismo, tursi

Dunque un impegno ed un monito per tutti, affinché la fine della violenza sia per tutti una proprietà. Tutti devono ricordare che ci sono donne morte ammazzate da chi dovrebbe amarle. Tra gli interventi quelli del Dirigente Scolastico Angelo Castronuovo, del Sindaco di Tursi Salvatore Cosma, Assessora all’Istruzione del Comune di Tursi Maria Anglona Adduci, Rosa Gentile, Confartigianato; Ivana Enrica Pipponzi, Consigliera Regionale di Parità Effettiva per la Basilicata; Morena Rapolla, componente CO.RE.COM Basilicata; Antonietta Pitrelli, Avvocata in Diritto di Famiglia e Tutela dei Minori; Stefania Albanese, Assessora Politiche Sociali e della Famiglia del Comune di Policoro; Filomena Latronico, criminologa; Rosanna Filomena, scrittrice; Nilde Mastrosimone de Troily, artista locale.

Per Rosa Gentile che lavora su questi temi da molto tempo sino ad essere nel 2006 tra le protagoniste del Codice Pari Opportunità e nel 2010 della prima Commissione nazionale Pari Opportunità il punto di riferimento resta la “necessità urgente” (risoluzione del 20 dicembre 1993 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite) di applicare universalmente “alle donne diritti e principi in materia di uguaglianza, sicurezza, libertà, integrità e dignità propri di tutti gli esseri umani”. E’ un progetto da sostenere attraverso la rete dei servizi anti-violenza, da finanziare attraverso il fondo per le pari opportunità da desinare alle attività di sostegno e potenziamento dell’assistenza alle donne vittime di violenza e dei loro figli, attraverso il rafforzamento della rete dei servizi territoriali e dei centri antiviolenza e delle case rifugio, per promuovere misure di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne, sostenere gli orfani delle vittime di femminicidio. Anche il fenomeno crescente del bullismo merita la stessa attenzione coinvolgendo i giovanissimi, la scuola, la famiglia.

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