Il Comitato Ospedale Tinchi annuncia nuove proteste

Comitato Protesta“Non ci sono solo gli impegni disattesi dalla Regione Basilicata che si è rimangiato quanto più volte annunciato dal Presidente De Filippo e dall’allora capogruppo PD. Ci sono addirittura gli impegni disattesi che erano stati assunti dalla Direzione Generale per il funzionamento almeno dei servizi rimasti. Sono andati avanti per anni imperterriti a prendere in giro i cittadini che lottavano in difesa dell’Ospedale di Tinchi e in generale tutti i cittadini del territorio. Per tenere buoni tutti facevano credere che erano impegnati a realizzare a Tinchi un nuovo modello di sanità e, per evitare le proteste, utilizzavano le risorse pubbliche per interventi che non servivano a nulla. Milioni di euro di soldi della collettività per ristrutturare le sale operatorie, adeguare il terzo piano, costruire una piscina idroterapeutica. Solo per dire nei loro comunicati che non c’era niente da temere. “Non chiuderemo l’attività chirurgica, ma come potete pensarlo, stiamo investendo per rimodernare le sale operatorie”. Poi smontavano le lampade scialitiche e si portavano l’attrezzatura altrove. “Stiamo rimodernando il terzo piano, l’Ospedale di Tinchi sarà un modello per la Basilicata”. Ma prima si erano prodigati per dare incarico a un gruppo di professionisti esterni per far dichiarare inagibile la struttura. E l’hanno fatto motivandolo con un clamoroso falso in atto pubblico, dichiarando che il Terzo Piano non era previsto nel progetto originale, che presumibilmente era stato realizzato in epoca successiva, che non c’era traccia del Terzo Piano negli atti depositati presso il Comune di Pisticci, che i materiali utilizzati non erano adeguati a garantire la stabilità della struttura e altre sciocchezze incredibili. Abbiamo dimostrato che il Terzo Piano era previsto nel progetto che andò in appalto, che fu costruito insieme al resto della struttura, che al Comune di Pisticci ci sono tre armadi contenenti tutti i documenti relativi alla costruzione dell’Ospedale, che l’Ospedale fu inaugurato nel 1980 e comprendeva il reparto di medicina al Terzo Piano, che l’Ospedale ha superato il test violento del terremoto del 23 novembre 1980, che non poteva aprire senza un certificato di collaudo che fu redatto da un professore universitario, da tecnici del Comune e tecnici del Ministero dei Lavori Pubblici (Genio Civile).

La piscina idroterapeutica è servita solo per la cerimonia di inaugurazione in pompa magna con la presenza del Presidente della Regione, di tutti i Direttori, dei politici, del Vescovo, dei rappresentanti delle forze dell’ordine. Mai utilizzata. Doveva essere, ci dicevano, al servizio di una attività di riabilitazione di eccellenza. Un centro di riferimento regionale. Sappiamo com’è andata.

Ad oggi è tutto com’era. Abbiamo contestato fortemente il gruppo regionale del PD il 5 novembre 2012 nella sala consiliare di Pisticci. Si erano impegnati a tornare dopo una settimana, il Sindaco si fece garante di quello impegno: “vi garantisco che torneranno in questa sala consiliare e porteranno la soluzione della vicenda Tinchi, mi impegno a convocare anche un consiglio comunale ad hoc sull’argomento”. Ancora aspettiamo. Aspettiamo il gruppo regionale del PD, aspettiamo il Consiglio Comunale sull’argomento, aspettiamo di essere ascoltati dal Sindaco al quale è stata inviata richiesta di incontro il 17 gennaio e il 28 febbraio, aspettiamo di essere ricevuti dal Direttore Generale. Ma aspettiamo da anni risposte chiare e oneste che non sono mai arrivate. La realtà è che i cittadini di Pisticci, di Bernalda e degli altri comuni dell’area sono stati presi ingiro per tanto, troppo tempo. Ormai è tardi. Devono dare conto. Il silenzio del Sindaco sulla vicenda del Terzo Piano e sul falso in atto pubblico consumato dall’ASM è inaccettabile.

Adesso è l’ora dei cittadini. La sovranità appartiene al popolo. Occuperemo la Sala Consiliare Lunedì 4 febbraio e i rappresentanti del Comitato si incateneranno davanti a Palazzo Giannantonio Mercoledì 6 Marzo dalle ore 10. Basta inganni, basta reticenze, basta complicità.

Il Comitato ha invitato tutte le Associazioni del territorio e i nuovi parlamentari eletti nel Movimento 5 Stelle che hanno dato la loro disponibilità ad essere presenti mercoledì, impegni permettendo.”

Il Comitato in difesa dell’ospedale di Tinchi

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