Un “Maremondo” di potenzialità

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Mondi diversi a confronto alla ricerca di quelle sinergie imprescindibili per la valorizzazione e lo sfruttamento intelligente della risorsa mare, una delle più ricche e valide opportunità sulla quale scommettere per il rilancio dell’economia lucana, un settore con un potenziale enorme ed ancora non utilizzato.
La prima edizione di Maremondo, tenutasi al centro Tilt di Marconia nei giorni 8 e 9 giugno appena trascorsi, ha avuto il merito di far sedere intorno ad un tavolo di confronto attori istituzionali e privati, imprenditori e fruitori per discutere del pianeta mare sotto molteplici aspetti e, contemporaneamente, gettare le basi per un evento complesso, in un percorso articolato che è una sfida affinché il mare diventi una filiera compiuta.
L’evento è stato organizzato dall’associazione Allelammie in partnership con il Consorzio Con.Cre.To, FederPesca, Basilicata Vela, Coldiretti Regionale. Dalla sua agorà di confronto sono venuti fuori spunti, informazioni e prospettive per un percorso integrato di valorizzazione.
Il Direttore Generale Federpesca, Giuseppe Palma, ha rappresentato l’impegno della sua associazione affinché in Basilicata possa essere superato lo stato di abbandono della marineria, a partire dalle iniziative che hanno coinvolto i pescatori locali, auspicando la creazione degli approdi mobili, piccoli punti di sbarco che, fra l’altro, potrebbe essere utilissimi per il diportismo amatoriale.
Sulla disponibilità dei fondi Fep è intervenuto l’assessore regionale all’agricoltura, Nicola Benedetto, per illustrare i programmi della Regione nella spesa dei circa 6 milioni di euro delle sue risorse destinate alla pesca. Ma per la maturità della filiera occorrerà investire in termini culturali ed infrastrutturali, come ha ribadito l’assessore regionale alle infrastrutture, Luca Braia, che ha spiegato i progetti di ripascimento dell’area metapontina e di manutenzione idraulica dei fiumi.
Spunti da una prospettiva differente sono arrivati dai due circoli velici della costa jonica. Il presidente del Circolo Velico Lucano, Sigismondo Mangialardi, nel ribadire che le trivellazioni petrolifere non possono andare nella direzione delle potenzialità del settore mare, ha puntato sull’esigenza di tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico, invitando le istituzioni a fare sistema con l’obiettivo di individuare politiche virtuose che permettano di riempire i posti letto della costa jonica. Dal presidente di Basilicata Vela, Filippo Vena, è pervenuta l’originale proposta di istituire una sorta di marchio doc del vento delle spiagge joniche, come garanzia di attrattiva per tutto il mondo della vela, un marchio da estendere al mare ed alla spiaggia sabbiosa, così da sfruttare al meglio gli attrattori turistici naturali presenti sulle coste lucane. Coste di cui Maratea è alfiere. Il problema, però, come ha ricordato il direttore della Lucana Film Commission, Paride Leporace, è che Maratea viene sovente associata alla Calabria o alla Campania. La Basilicata insomma, non è ancora identificata con il mare, un paradosso dal quale non si discosta il mondo del cinema, perché le produzioni hanno sempre guardato all’interno del territorio, avendo Matera come principale punto di riferimento. Oggi, però, anche il mare può iniziare ad avere delle ricadute nel mondo dell’audiovisivo ed eventi come Maremondo, favorendo le sinergie e lo scambio di informazioni, possono accelerare questo coinvolgimento che, ampliando gli orizzonti, può essere esteso anche all’archeologia. Delle sue potenzialità, a partire dalla storia dell’archeologia subacquea in Puglia, ha parlato Arcangelo Alessio della  Soprintendenza per i beni Archeologici per la Puglia.
Interessanti anche le prospettive dal mondo dei camperisti e campeggiatori con il presidente della Federazione regionale Campeggiatori, Fabio Fatiguso, che ha illustrato le esigenze e le potenzialità del turismo itinerante chiedendo, fra l’altro, un’area di sosta per marina di Pisticci che potrebbe facilmente diventare una meta gettonatissima per le sue caratteristiche. Una sollecitazione raccolta dall’assessore comunale all’ambiente, Pasquale Domenico Grieco che, nella due giorni, ha rappresentato il Comune assieme ai colleghi D’Onofrio e Sassone.
Ma le potenzialità di Maremondo sono andate ben oltre i momenti di confronti fra categorie, fruitori ed istituzioni. L’evento ha abbracciato il mare in barca a vela attraverso il digital contest “La Basilicata del Mare”, un piccolo viaggio costiero che ha permesso ad amatori e fotografi di raccontare la Lucania dalla prospettiva del mare ed ha sfiorato il cielo con la lezione sull’osservazione delle stelle di Giuseppe Bianco del Centro di Geodesia Spaziale di Matera. Le serate si sono concluse con le proiezioni di cortometraggi sul tema “mare” a cura del Lucania Film Festival.
Sino al 18 giugno all’interno degli spazi TILT, come completamento di un progetto di promozione culturale e artistica è possibile visitare la collettiva di Arte Visiva  dedicata al tema specifico del Faro, di autori con alti profili nell’ambito del circuito dell’arte contemporanea e “giovane” a livello Nazionale.
All’interno delle mostre una particolare sezione è dedicata alle scuole che hanno realizzato delle opere di Mail Art sul tema del viaggio in mare e nel territorio lucano.
La complessità della sfida di Maremondo potrà trovare compimento in un percorso di medio termine. La sua prima edizione ha saputo segnare la direzione del cammino in una modalità operativa molto apprezzata proprio perché in grado di favorire il confronto fra comparti che, seppur tutti collegati al mare, risultano a volte ancora distanti o sconnessi. Trasformare gli spunti di dialogo in autentiche sinergie è la sfida che Maremondo si pone per le edizioni a venire.

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