Innocenzo Guidotti è il nuovo presidente di Legacoop Basilicata

innocenzo-guidotti

Innocenzo Guidotti è il nuovo presidente di Legacoop Basilicata.

Cinquantotto anni, di Miglionico, presidente della cooperativa serramenti e infissi Coserplast, è stato eletto nell’undicesimo congresso regionale dei delegati che si è tenuto a Matera il 15 febbraio. Guidotti succede a Paolo Laguardia, che dopo due mandati quadriennali da presidente regionale è oggi responsabile nazionale Costruzioni e impianti dell’associazione Produzione&Servizi di Legacoop.
Con oltre tredicimila soci e circa tremila occupati stabili in cooperative che operano in diversi settori (agricolo-agroindustriale, assicurativo, industriale, abitanti, costruzioni, credito, mutualità, cultura, comunicazione, turismo, dettaglio, progettazione, servizi e servizi sociali), con un fatturato che supera i duecento milioni di euro, la cooperazione aderente a Legacoop rappresenta un pezzo importante dell’economia regionale. E proprio nel momento di sgretolamento sociale ed economico, la cooperazione, grazie ai valori di democrazia, mutualità, radicamento al territorio e inclusione che gli sono propri, ha dimostrato di contenere in sé gli anticorpi necessari per reggere all’urto della crisi, riuscendo meglio di altre forme di impresa a tutelare i livelli occupazionali. Quello cooperativo si pone dunque come modello di elezione per il riassetto, la coesione e il rilancio di un territorio, come quello lucano, che si sforza di uscire dalle sabbie mobili di un decennio difficile e che vede, oggi, nello spopolamento e nel conseguente dualismo generazionale il principale ostacolo per la risalita. Per farlo e per essere in grado di rispondere alle nuove esigenze dettate dal contesto e dai mercati – come è stato sottolineato all’interno del dibattito e come è ribadito anche nei documenti congressuali – la cooperazione deve abbracciare le nuove sfide e riconfigurarsi anch’essa. Legacoop, a livello associativo, sta già razionalizzando e puntando sull’intersettorialità per adeguarsi alle nuove dinamiche, procedendo contemporaneamente nel percorso aggregativo con le altre centrali per cercare di arrivare a un’unica espressione di rappresentanza, l’Alleanza delle Cooperative Italiane. L’undicesimo congresso regionale ha altresì sancito un cambio di modello organizzativo: in continuità con la sperimentazione avviata nell’ultimo anno, la responsabilità politica è posta direttamente in capo alle cooperative e ai presidenti delle stesse cooperative, con la struttura a fungere da supporto tecnico per offrire nuovi servizi alle associate, incrementare la progettualità cooperativa e mettere a punto un sistema di promozione e comunicazione efficiente.
Rilanciare la cooperazione in Basilicata vuol dire anche: riqualificare i segmenti produttivi di eccellenza quali produzioni agroalimentari e offerta turistica e culturale, per cavalcare la straordinaria opportunità di Matera capitale europea della cultura 2019 e far sì che diventi un’onda lunga su cui agganciare l’intero Mezzogiorno; continuare a fare rete con il sistema regionale e interregionale, con le istituzioni, con le altre associazioni imprenditoriali e con le forze sociali, costruendo ponti e mai barriere; promuovere la cooperazione a tutti i livelli, far leva sui valori identitari e scommettere sulle nuove generazioni; avviare percorsi di formazione continua per una nuova leva di cooperatori e cooperatrici. Insomma, cambiare l’Italia, e la Basilicata, cooperando, mutuando il manifesto presentato dall’Alleanza delle cooperative nel gennaio dello scorso anno per contribuire a costruire un Paese innovativo e inclusivo, capace di affrontare la competizione globale senza lasciare indietro nessuno. La cooperazione ha scelto di fare la propria parte mettendosi in gioco con i propri valori, su cinque pilastri: lavoro, innovazione, legalità, welfare, sostenibilità. Proprio la sostenibilità è stata la tematica più approfondita a livello regionale e declinata nel documento congressuale “Cooperazione post 2020”, titolo che è trasmissivo di una visione lunga e di un incrocio auspicato con le politiche di coesione e con la programmazione europea.
Se adesso la cooperazione lucana marcia su un terreno meno incerto e sconnesso è anche grazie alla Legge regionale 12 del 2015 e al fondo per il sostegno dell’occupazione nelle imprese cooperative, istituito con delibera regionale nello scorso dicembre grazie a un lavoro congiunto, che costituisce un dispositivo finanziario innovativo per consolidare le cooperative esistenti e promuoverne di nuove in settori strategici. Legacoop deve poter tessere un sistema di alleanze sociali, economiche e istituzionali ampie e variegate, ovviamente sempre nel rispetto dei principi valoriali sanciti dal proprio codice etico, scegliendo in piena indipendenza e autonomia i propri orientamenti e le regole di comportamento.
Ha partecipato ai lavori congressuali anche il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti.

Ultime