Giuseppe Giordano nuovo responsabile Ugl Matera

Giuseppe GIORDANO, Segretario Regionale UGL Basilicata

L’Ugl di Matera ha un nuovo responsabile: si tratta del dirigente regionale e nazionale Giuseppe Giordano che, nelle vesti di reggente provinciale, avrà il compito di pianificare il nuovo indirizzo proiettato alla volta di una rigenerata azione sindacale, in armonia con le strutture comunali e zonali della provincia materana.

Giordano, policorese, classe 1968, è un dipendente della Fca di Melfi.

“Per me, per la mia storia personale e familiare, questa è un’opportunità importante che mi carica di enormi responsabilità – ha detto Giordano – ma non si tratta di “una consacrazione soggettiva e individuale”, quanto piuttosto del “riconoscimento al sano gruppo dirigente materano dell’Ugl largamente inteso, che ha ben compreso che la Confederazione Generale con a capo il S.G. Paolo Capone è vigile a 360° su quanto viene svolto nel territorio. Sono consapevole di dover gestire una crisi alla settimana – ha affermato il neo segretario provinciale – forse una al giorno, cercando prima di tutto di essere presenti, con le nostre bandiere, con i nostri servizi e con i nostri dirigenti, che spesso hanno avvertito la difficoltà del ruolo, anche sul piano umano”.

Un impegno, ha avvertito Giordano, che “continuerà anche nei prossimi anni, perché non sarà certo il jobs act a modificare l’attuale situazione di crisi”.

Ma alla gestione quotidiana delle vertenze, il sindacato dovrà affiancare sempre più una fase “di proposta di elaborazione generale, in grado di contribuire alla soluzione dei problemi”. In primo luogo – ha ribadito Giordano – serve “una politica industriale capace di supportare i capisaldi dell’economia tradizionale, quella manifatturiera largamente intesa”, altrimenti, “si è destinati al declino e ad un allineamento con le economie più deboli del nostro paese”.

A questo compito primario, la Ugl affianca altri impegni fondamentali su temi quali la “legalità, la lotta agli sprechi, alla corruzione e alle infiltrazioni mafiose, la difesa del welfare e di una sanità pubblica efficiente”. “Dobbiamo definitivamente uscire da questa specie di provincialismo economico-industriale, basato su rapporti personali e familistici – ha detto Giordano – La sfida riguarda tutti, anche le imprese e le loro associazioni: o si ha il coraggio della messa in discussione di alcune rendite di posizione, oppure le conseguenze di questa ottusità, prima o poi, ricadranno anche su chi finora ne ha tratto vantaggio”. “Dobbiamo avere la consapevolezza, la voglia, la passione di immaginare la Ugl fra 10 anni”, ha concluso il reggente provinciale. Una Ugl sempre più radicata e presente sul territorio: “Sono le nostre deleghe dei pensionati, le nostre delegate e i nostri delegati la vera forza della Ugl, questa lunga fase di crisi ce lo ha dimostrato. Da lì dobbiamo costruire la nostra idea di rappresentanza, che va costantemente rimodulata ed aggiornata, per ricercare un’efficacia d’azione che non ci renda mai estranei ed anomali rispetto alla realtà”.

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