Inaugurato a Marconia Centro Culturale Cattolico “Chiara Luce Badano”

Domenica 16 dicembre è stata inaugurata, dal Vescovo della Diocesi di Matera Mons. Salvatore Ligorio, la sede del Centro Culturale Cattolico Diocesano “Chiara Luce Badano”.

Durante la cerimonia inaugurale, svoltasi alla presenza di un numeroso e partecipe pubblico, sono state illustrate le attività e gli scopi del Centro Culturale Cattolico che si inserisce all’interno del più ampio “progetto culturale orientato in senso cristiano” promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana.

Mission del Centro Culturale Chiara Luce Badano è quella di proporsi come polo culturale di aggregazione delle varie realtà, professionalità e competenze del territorio diocesano, al fine di realizzare iniziative formative e di promozione socio-culturale volte a coniugare fede e cultura.

La scelta di dedicare il Centro Culturale alla beata Chiara Luce Badano è stata motivata dal suo rappresentare un solido e valido esempio per quanti sono alla ricerca di un senso da dare alla vita, considerando che, Chiara Luce, nonostante i gravi problemi di salute che hanno portato alla sua prematura morte a soli diciotto anni di età, ha sempre voluto testimoniare la sua fede con forza e convinzione. A tal proposito il Centro Culturale Cattolico si pone come luogo di ascolto e di formazione in grado di rispondere alle innumerevoli domande e ai tanti dubbi esistenziali dei giovani, avendo come punto di riferimento certo e saldo il messaggio evangelico.

Ispirandosi a queste linee programmatiche il Centro Culturale ha stipulato un protocollo d’intesa con il Consorzio intercomunale per il diritto allo studio per la formazione musicale professionale, con sede in Scanzano Jonico, e con l’Istituto Musicale Trabaci. Il protocollo prevede l’organizzazione di corsi di didattica musicale per l’infanzia: in particolare saranno a breve operativi il corso “Musica e… gioco”, basato sulla metodologia Orff, che permette a bambini dai 4 ai 6 anni di avvicinarsi alla musica in modo creativo e divertente e il corso di Musicoterapia che, utilizzando gli effetti benefici della musica, “condurrà la persona all’apertura verso il mondo, all’espressione creativa e all’apprezzamento di se stessi”. Entrambi i corsi sono a cura della professoressa Nunzia Oriolo.

A completamento dell’offerta di didattica musicale si svolgeranno altri due corsi: il corso di Organo per la funzione liturgica e il corso per la costituzione di un coro di Voci bianche. I corsi, rivolti a bambini e ragazzi, saranno a cura del maestro Antonello Laviola.

Rientrano sempre nell’ambito culturale gli altri corsi previsti per completare la variegata offerta formativa del Centro Culturale.

“L’arte è magia liberata dalla menzogna di essere verità”, così il significativo ed esplicativo incipit della presentazione del laboratorio teatrale, rivolto a giovani e adulti, che sarà tenuto dall’attore Giuseppe Ranoia.

Un’altra novità assoluta per il territorio sarà il suggestivo corso per apprendere le tecniche di iconografia sacra che, a partire da gennaio 2013, sarà tenuto dal Diacono Don Giovanni Messuti.

L’attività del Centro Culturale Chiara Luce Badano non si esaurisce nella sola organizzazione di corsi di formazione ma prevede anche la ricerca di rapporti di collaborazione con altre realtà associative. Secondo tale ottica è stata avviata, già a partire dallo scorso 1° Dicembre, un’importante collaborazione con la Croce Rossa Italiana, con la partecipazione, in occasione della giornata mondiale del diabete, all’organizzazione degli eventi informativi e dello screening preventivo sulla patologia svoltosi in Piazza Elettra. Tale collaborazione proseguirà con l’avvio di Corsi organizzati dalla C.R.I, presso la sede dell’Associazione, per formare i giovanissimi, i cosidetti “pioneri”, i volontari del soccorso e le infermiere volontarie.

Come evidenziato già dai suoi primi atti, l’intento dei fondatori del Centro Culturale Chiara Luce Badano e di quanti hanno incoraggiato e aderito al progetto è quello di cercare sempre nuove collaborazioni e sinergie con altre realtà del territorio al fine di poter offrire un’offerta culturale ampia, di qualità e sopratutto, partecipata.

 

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