“Ho svolto il mio incarico di presidente del consiglio comunale di Scanzano con onestà intellettuale, scrupolosità, spirito di servizio”

GIACCO - MERLO scanzano

Cambio alla guida del consiglio comunale di Scanzano Jonico.
Nell’ultima assiste comunale lo schieramento di maggioranza “Movimento Civico Scanzanese” ha sfiduciato il presidente del consiglio Sabino Rocco Giacco, eletto con la maggioranza mai poi confluito nel nuovo gruppo di minoranza “Scanzano Libera”.

Al suo posto è stato eletto il consigliere comunale Silvio De Marco.

Sulla questione interviene, con un comunicato stampa, lo stesso Giacco.

“Il Sindaco Ripoli e la sua maggioranza – scrive Giacco – hanno messo in atto l’ennesimo teatrino di cattiva politica per liberare una poltrona pur di tenere in piedi una pseudo-coesa maggioranza che da tempo vacilla. Dica pure ai Cittadini che questo attacco politico nascondeva la necessità improcrastinabile di assegnare la poltrona ad uno dei suoi consiglieri rimasti peraltro senza ruolo.

Atto ostile da parte del Sindaco e della sua maggioranza che da quando si è costituito il gruppo consiliare “Scanzano Libera” di cui mi onoro di far parte è sistematicamente nel mirino di costoro.

Il classico tipo di separazione “non consensuale” in cui chi lascia è costretto a patire la persecuzione dell’ex.

Probabilmente pensano di “decapitare” tutti coloro che non si allineano ai loro voleri con la speranza di mettere ordine nel loro abituale disordine?!

Tutto politicamente ragionevole, comprensibile, ma non altrettanto legittimo, almeno dal nostro punto di vista non in linea con i dettati normativi e giurisprudenziali. Tanto è vero che il Consiglio di Stato e il Tar più volte si sono espressi in merito stabilendo il principio sul quale “è nulla la votazione consigliare quando le motivazioni a sostegno non riguardano il merito.”

Mi sorprende come il Sindaco, ma più in generale la maggioranza, non abbiano ben chiara la funzione del Presidente del Consiglio, non riuscendo a distinguere il grado di rappresentatività del Presidente del Consiglio Comunale da quello politico.

Egli non è, in alcun modo, destinatario di un mandato rappresentativo della maggioranza consiliare, tantomeno vincolante, tale da presupporre un rapporto di fiducia, poiché egli assolve a compiti di rappresentatività istituzionale, che è piena nei rapporti interni in seno all’intero Consiglio. Altro è il ruolo politico che ognuno di noi svolge, che sia di maggioranza o di minoranza, a sostegno o contro determinate scelte.

Voglio ricordare al Sindaco Ripoli e la sua pseudo maggioranza che, correttezza e moralità politica, ove loro abbiano, così come hanno, una sfrenata voglia di protagonismo che il ruolo di Presidente del Consiglio mi è stato assegnato poiché risultato tra i più suffragati all’ora competizione elettorale, dunque destinatario di delega alla rappresentanza per volontà popolare e non per grazia ricevuta dal primo cittadino.

Ho svolto il mio incarico con onestà intellettuale, scrupolosità, spirito di servizio e rispetto, garantendo una democratica dialettica tra i consiglieri di maggioranza e quelli di minoranza, alla ricerca costante dell’equilibrio che il Presidente del Consiglio ha il dovere di esercitare.

Credo che nessuno di noi debba dimenticare la distinzione fra passione politica e senso delle Istituzioni. Pertanto, il mio impegno è stato improntato sulla necessità di garantire e tutelare i diritti e le prerogative di tutti i consiglieri componenti il Consiglio, garantendo l’esercizio effettivo delle nostre funzioni nell’osservanza e nel rispetto delle Leggi, dello Statuto e dei Regolamenti. Mai una diffida dal Prefetto.

Ho tentato nel breve tempo del mio mandato di rilanciare il ruolo del Consiglio comunale, adoperandomi al massimo per riavvicinare la gente alla politica e far comprendere che la politica dipende dal comportamento di coloro che la esercitano.

Ma ancora una volta all’opinione pubblica e alle sue domande di cambiamento viene fornita l’immagine di una politica lontana dai bisogni e dalle aspettative popolari, asserragliata nei propri egoismi ed incline esclusivamente ai propri personalismi.

Chissà se la stessa istituzione sarà capace di ergersi al di sopra delle beghe quotidiane della politica per guardare agli interessi generali della comunità che rappresentiamo e che ci guarda con attenzione e ci chiede di essere amministrata.

Farebbe bene il Sindaco e la sua Giunta, anziché di giudicare, a rispettare il ruolo del Presidente e di evitare di assumere loro atteggiamenti irriguardosi nei confronti del Consiglio (luogo di dialogo e confronto), che spesso si concludono nella totale “bagarre”. Come farebbero bene “tutti” ad affrontare con serietà e senso di responsabilità i problemi del territorio che sempre più aumentano e che non trovano più risposta.

In ultimo colgo l’occasione di ringraziare i cittadini di Scanzano, e non solo, attestandomi vicinanza personale e sentimento di gratitudine per l’attività resa alla Comunità.

A questo punto non posso che augurare al mio successore, Silvio De Marco, di svolgere il suo compito con spirito di abnegazione e correttezza istituzionale”.

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