Sport: Chi aiuta le società sportive del Metapontino?

Scade il 7 luglio alle ore 12 la richiesta di domanda per il ripescaggio in serie D e la società del Pisticci calcio, appena retrocessa in Eccellenza dal campionato interregionale, sta lavorando per vedere se ci sono tutte le condizioni necessarie per poter chiedere il ripescaggio e continuare a disputare un campionato che, secondo i tifosi della casacca gialloblè, Pisticci merita in pieno.
Sarà a giorni convocato un direttivo della società, dove verranno analizzate tutte le condizioni e dove verrà analizzata la proposta di un imprenditore che sembrerebbe interessato a sostenere economicamente la società.
Da parte della dirigenza la volontà di continuare il percorso finora portato avanti, come del resto c’è la consapevolezza che affrontare tale percorso comporta onori ma anche tanti oneri.
Un problema, quello economico, che purtroppo attanaglia quasi, se non tutte, le società delle nostre città che cercano di portare lo sport a livelli più alti.
Basti, infatti pensare alla Cestistica Bernalda che, seppur salva nel campionato di basket di serie B2, non naviga in acque migliori. 
Diverse la cause che portano le società ad arrivare a fine anno con il bilancio in passivo, ma bisogna anche dire che mantenere una squadra a quei livelli non è facile e piuttosto oneroso.
Ed un appunto va a chi potrebbe invece aiutare queste società e non lo fa. 
Non si capisce che, se il discorso sportivo va avanti, a beneficiarne ne è tutta la comunità, perchè se una squadra va bene, questa porta allo stadio, e quindi nel paese, tanta gente, tifosi e appassionati e se, come nel nostro caso, le società disputano campionati nazionali, il nome delle nostre città viene conosciuto anche al di fuori con tutto ciò che questo comporta.
Da lodare invece chi questo discorso lo ha capito e cerca proprio  lungo la costa jonica lucana, con la nuova squadra del Real Metapontino (che militerà nel campionato di Eccellenza), di portarlo avanti con serietà ed impegno, creando i presupposti per dar vita ad una squadra dove a regnare è l’armonia e l’accordo. Primo tra questi  il coinvolgimento di più comunità di piccole dimensioni che da sole non riuscirebbero a sostenere l’onore del campionato cercando di armonizzare le risorse utilizzando le strutture già presenti nel territorio.

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