Politiche 2013: L’analisi di Mirna Mastronardi

Mirna Mastronardi“Il recente risultato elettorale, per alcuni inaspettato ed insospettabile, costringe ogni italiano – e più ancora ogni persona coinvolta nella ultima campagna elettorale – ad una profonda riflessione.

E’ ormai giunto, anche in Basilicata,  il tempo dell’autocritica.

Per me, che ho partecipato – in quota Renzi – alle scorse primarie del PD per scegliere i candidati al Parlamento, questo non può e non vuol essere un j’accuse, quanto uno spunto per comprendere, insieme, come si sia potuti giungere a questo risultato, che vede anche in Basilicata una eccezionale perdita di voti da parte del Partito Democratico, a favore di Grillo.

Non è retorica ricordare a tutti gli attori ed i registi di queste elezioni politiche, il clima difficile nel quale si è giunti al voto, con intere famiglie monoreddito che ormai hanno ampiamente superato la soglia della povertà, a causa di una crisi mondiale devastante ed alle quali il governo Monti ha chiesto sacrifici di dimensioni sproporzionate. Nonostante l’impegno di Pierluigi Bersani, non siamo stati capaci di ascoltare l’urlo di dolore proveniente dalla base, unita alla richiesta di cambiamento.

Per pezzi da 90 del PD come Massimo D’Alema, i “rottamatori” erano dei maleducati. Ed è finita che, blindando le primarie e concedendo deroghe non più accettabili, le candidature, in tutta Italia, per gran parte non hanno risposte alle richieste del popolo italiano, quanto degli apparati di partito.

Abbiamo vinto, certo, ma perdendo voti come mai negli ultimi decenni. Abbiamo vinto, certo, ma ci ritroviamo condannati all’ingovernabilità.

Al segretario Pierluigi Bersani tutto il sostegno e la stima per il delicato momento che lo vede protagonista, certa come sono che troverà la soluzione migliore da proporre al Presidente Napolitano, per il bene del Paese. A lui però, come al mio segretario regionale, Roberto Speranza, l’invito ad osare di più, ad aprire finalmente le porte del nostro partito. Ce lo chiede la nostra base, che in parte – il dato è evidente – ha voluto punirci votando il Movimento 5 Stelle.

Personalmente sono dell’idea che il risultato del M5S non sia affatto consolidato, così come il nostro dato in perdita. E’ giunto il momento di ripartire e di aprirci a nuove logiche, che vadano oltre tutto quello che è il nostro recente passato, pur glorioso. Nessun dito puntato contro i nostri parlamentari e dirigenti di partito, al quale deve obbligatoriamente essere rivolto il nostro ringraziamento, ma è tempo di ricominciare dando credito a volti nuovi che diano forza alle giuste proposte di Bersani. E’ tempo di dar voce ai nostri potenziali elettori, i quali, in migliaia in tutta Italia, avevano fatto richiesta di esprimersi al secondo turno per le primarie di centrosinistra, così come alle primarie parlamentari del PD. Richieste bocciate dalle segreterie provinciali del partito, che si sono ritorte contro di noi nelle urne.

Andiamo oltre la paura del nuovo. Andiamo oltre le candidature estranee ai territori e calate dall’alto. Andiamo oltre le deroghe a chi siede sulla stessa poltrona da oltre un quarto di secolo. Diventiamo finalmente pronti a cogliere tutte le istanze che vengono dalla nostra terra, dai nostri cittadini. Istanze che chiedono anche austerità da parte di chi ci amministra, riducendo rimborsi elettorali e tagliando le spese di chi viene chiamato a ricoprire incarichi senza l’avallo del voto. Istanze che chiedono un profondo rinnovamento. Istanze che chiedono un nuovo modo di fare ed intendere la Politica.

Ricominciamo da qui. Ricominciamo da noi.”

MIRNA BRUNA MASTRONARDI

Componente Assemblea Provinciale PD – Matera

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