Policoro: "Città nuova " passa al Movimento per le Autonomie

Il movimento civico “Città Nuova” che, alle amministrative del 2008 con i suoi 1500 consensi ha contribuito alla elezione a sindaco di Policoro di Nicola Lopatriello, ha aderito al partito politico Mpa (Movimento per le autonomie). 
La formalizzazione dell’ingresso degli amministratori: Cosimo Ierone, assessore alle Attività produttive; Antonio Ripoli vice sindaco con delega alle Politiche sociali; Ivana Santamaria, Luigi Spano e Antonio Galante tutti e tre consiglieri comunali, è avvenuta nella serata di martedì  a Policoro durante un incontro dal tema: “Il senso della politica perduta” a cui hanno preso parte i consiglieri regionali Roberto Falotico e Franco Mollica, con la partecipazione anche del consigliere comunale di Matera Angelo Tosto. 
Dovevamo – osserva Cosimo Ierone fondatore di “Città Nuova”- superare la fase del civismo che ha caratterizzato il nostro movimento fino ad oggi perché abbiamo ritenuto opportuno, dopo un’attenta analisi, trovare degli interlocutori credibili ed autorevoli in altri Enti gerarchicamente superiori con i quali rapportarci nell’attività amministrativa. 
E poiché Falotico, Mollica ed Ernesto Navazio hanno costituito un unico gruppo di centro che guarda al Terzo Polo, di cui Mpa (Movimento per le autonomie) è la quarta gamba insieme all’Udc, Fli e Api, consideriamo la nostra scelta giusta e coerente con il percorso politico intrapreso nel 2008 e sul quale ci siamo spesi successivamente soprattutto alle ultime elezioni regionali facendo votare candidati di centro.
 Con i consiglieri regionali Mollica, Falotico e Navazio ci sono molti punti di convergenza su temi che riguardano lo sviluppo autopropulsivo della Basilicata, sui quali stanno facendo valere le loro ragioni in Consiglio regionale con atti concreti inseriti anche nella Finanziaria regionale. 
La nostra decisione di aderire ad Mpa è convinta: gli artefici del destino del Sud siamo noi che abitiamo sul territorio, e vogliamo creare i giusti collegamenti istituzionali per porre le basi di autosufficienza economica valorizzando le nostre ricchezze naturali, dando il nostro contributo allo sviluppo e benessere per i nostri territori e cittadini non abbandonando nessuno, ma viceversa aiutando soprattutto i meno abbienti come dev’essere la politica di centro moderato e cattolico a cui ci ispiriamo”.

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