Pesca subacquea fatale per un giovane di Nova Siri

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Tragedia in mare ad Amendolara.

Il corpo del giovane sub di Nova Siri, Pasquale Barnabà, 37 anni, è stato ritrovato nella tarda mattinata di mercoledì 1 maggio.

L’uomo era uscito in mare con il suo gommone nel pomeriggio di martedì, per una battuta di pesca subaquea.

Non avendo più sue notizie e avendo rinvenuto il gommone usato per la pesca, sono immediatamente partite le ricerche nello specchio di mare antistante il comune calabrese di Amendolara, condotte dai Vigili del fuoco di Cosenza e dai sommozzatori appositamente giunti da Reggio Calabria e Bari.

Sul posto anche alcuni mezzi aerei della Guardia costiera e della Polizia di Stato.

Le speranze di ritrovarlo in vita si sono spente nella tarda mattinata di martedì, quando, nei pressi del molo San Francesco, il corpo senza vita del trentasettenne è stato rinvenuto sul fondale dai sommozzatori dei Vigili del fuoco.

Il cadavere del giovane è stato trasportato a riva e messo a disposizione della Procura di Castrovillare che ha disposto l’autopsia, che sarà eseguita sabato mattina.

A causare il decesso potrebbe essere stato un malore.

L’uomo  era uscito in mare con il gommone per dedicarsi alla pesca subacquea attorno alle 11 del mattino di martedì e da quel momento non ha più dato notizie.

L’allarme è stato lanciato attorno alle 22 dai familiari, che hanno chiamato i carabinieri di Rocca Imperiale preoccupati dal prolungato silenzio.

La notizia della tragica scomparsa di Pasquale Barnabà ha scosso l’intera comunità metapontina, per una persona molto conosciuta ed apprezzata non solo a Nova Siri per il carattere cordiale e gioviale.

 

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