“Riattivate la diagnostica Poct al punto territoriale di soccorso dell’ospedale di Tinchi”

pocts

“Cinque anni fa a Tinchi si riorganizzarono le attività diagnostiche di laboratorio, lo scopo era quello di migliorare la qualità delle prestazioni senza intaccare i livelli assistenziali e senza determinare alcun disagio l’utenza.

Al Punto territoriale di Soccorso di Tinchi arrivarono i POCT, delle macchinette per gli esami eseguite al di fuori del laboratorio di analisi, analisi effettuati in semi autonomia dalle macchine progettate con lo scopo di ridurre il tempo totale di attesa delle analisi, e il miglioramento dimostrabile della salute del paziente, permettendo, così, al dottore del Punto territoriale di soccorso, di prendere, in tempi brevi, decisioni critiche, ad esempio di individuare la probabilità di un infarto, o di sviluppare una malattia pancreatica, con il trasferimento presso altri presidi o la conseguente terapia da adottare, migliorando così la prognosi del paziente.

Oggi al Punto Territoriale di Soccorso non restano neanche i POCT, che spesso non funzionano”.

A denunciarlo, in un comunicato stampa, è il Comitato in Difesa dell’ospedale di Tinchi

“Dal 23 dicembre 2017 – prosegue la nota – i sanitari di Tinchi non sono in grado di poter usare le apparecchiature in dotazione (POCT) per le diagnosi, per fare gli esami di emocromo; di troponina; di amilasi; di transaminasi; di creatinina ecc … in quanto tale le apparecchiature sono senza reattivi e privi di manutenzione da diverso tempo. Si precisa che l’Azienda Sanitaria di Matera paga puntualmente e inutilmente il canone mensile per tutte le attrezzature sanitarie collocate nel PTS. Non potendo usufruire degli ausili i sanitari non sono in grado di poter fare nemmeno una diagnosi per un probabile infarto o per una sospetta pancreatite. I Sanitari sono costretti così a trasferire, in modo improprio, i pazienti presso il Pronto Soccorso di Policoro. Senza filtro è caos assistenza, con gli Ospedali affollati

Il Comitato chiede solo che vengano riattivati i POCT in base al quale è previsto per l’ospedale di Tinchi un servizio di laboratorio indipendente in grado di assicurare la piena attività sia di giorno che di notte, con presenza di personale dirigente e tecnico. Chiediamo che vengano ripristinate le condizioni di sicurezza per il mantenimento indispensabile del Punto territoriale di soccorso nel nostro ospedale, quindi, di riattivare i macchinari diagnostici e non lasciarli marcire nella stanza dell’Ospedale”.

Immagine di repertorio

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