Montalbano Jonico omaggia Francesco Lomonaco

Si è tenuto lo scorso sabato, presso la Sala Consiliare di Montalbano Jonico, l’incontro culturale: “Omaggio a Francesco Lomonaco”, organizzato dall’associazione “Magna Grecia Lucana”. 

Sono intervenuti come relatori la professoressa Maria Cera, saggista e paletnologa, la scrittrice Edvige Cuccarese e il professor Pietro Varuolo, archivista e storico lucano. 
L’evento è stato inoltre patrocinato dal Comune di Montalbano Jonico, città nativa dello scrittore, e di Pomarico, rappresentati dai rispettivi sindaci presenti, Enzo Devincenzis e Giuseppe Casolaro e in associazione dal Comitato per le Celebrazioni del Bicentenario della morte di Francesco Lomonaco, nella persona del professor Leonardo Giordano.
Nel corso dell’incontro è stato evidenziato il ruolo strategico, che il letterato e patriota lucano, attraverso i suoi scritti e il suo operato, ha rivestito nella difesa della causa dell’Unità d’Italia, esercitando in quegli anni un’influenza culturale e politica, che lo pone tra i precursori del Risorgimento. 
La sua memoria quindi, acquista maggior rilievo proprio nell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. 
Lo studio dell’ “Analisi della Sensibilità”, scritto dal Lomonaco nel 1801, ha commentato la professoressa Cera, “offre al lettore un modello comportamentale affinché ognuno si senta spronato a fare meglio nella propria vita impegnandosi in un nobile scopo”, riassumendo in questo l’obiettivo che l’organizzazione stessa dell’incontro si è posta di raggiungere. 
Attraverso l’approfondimento delle opere del Lomonaco e di autori come Niccolò Fiorentino, Felice Mastrangelo, possiamo riscoprire la lucanità intesa come valore caratterizzante di un popolo orgoglioso, dignitoso e tollerante, e prendere coscienza di quei valori maturati nella terra di Lucania che per la loro verità e umanità rendono grandi gli uomini che ne sono stati profeti.
Il presidente del Comitato per le Celebrazioni del Bicentenario, Leonardo Giordano, ha concluso ribadendo l’importanza di conoscere la storia locale, per mezzo anche della riorganizzazione della programmazione didattica nelle scuole, e sottolineando la necessità della divulgazione delle opere degli illustri personaggi citati, attraverso le istituzioni e le associazioni culturali, affinché il loro valore possa diventare patrimonio non solo di singole comunità, ma raggiungere un’estensione nazionale.

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