Mediterraneo No Triv, arriva il sostegno da Bruxelles

no triv

“Le recenti notizie in merito alla sentenza della Corte Costituzionale  che boccia la moratoria sul petrolio della Basilicata non costituiscono un lampo a ciel sereno.

Infatti, soprattutto la OLA  è da molto tempo che segnala le profondi contraddizioni e la sostanziale inefficacia della moratoria, vizi che hanno portato al risultato odierno.

Una politica, e una gestione della vicenda petrolio, che registra anche un’altra sconfitta della Basilicata.

Infatti, il ricorso contro la legge che semplifica la procedura per ottenere le concessioni di ricerca e di estrazione del petrolio non è stato presentato dalla Basilicata che, tra tutte le regioni, è quella maggiormente interessata da un numero incredibile ed esorbitante di istanze di ricerca di idrocarburi sia in terraferma che in mare.

 

Invece, in contrapposizione a tanto silenzio siamo costretti a dover constatare, nostro malgrado, che in questi giorni la Regione Basilicata partecipa a una serie di eventi culturali sponsorizzati dall’Eni e dalla Fondazione Eni Enrico Mattei.

Il dovere istituzionale e politico della Regione Basilicata, ricordiamo, è quello di vigilare sul territorio per garantire, concretamente, la tutela dell’ambiente e della salute dei suoi abitanti.

E’ inutile negare che la regione con queste iniziative assume una posizione ambigua.

Da una parte si sponsorizzano le risorse agricole e naturali della basilicata con eventi organizzati e promossi dall’Eni e dall’altra si assiste impunemente ai danni che l’estrazione petrolifera provoca all’agricoltura e all’immenso patrimonio di acqua potabile , senza parlare del grave pericolo per il turismo e per il mar jonio a causa delle numerose istanze di ricerca off-shore.

Se la linea di pensiero della Regione Basilicata sarà questa, in futuro lo scenario sarà di dover leggere di altri eventi e convegni organizzati dalle società petrolifere che mentre trivellano il golfo di Taranto ci insegnano, però, quello che è l’immenso patrimonio che stiamo per perdere: la natura.

La promozione dei prodotti locali fatta in questo modo  non solo fa male al territorio ma serve solo per fare pubblicità  alle compagnie petrolifere.

E’ grazie,  invece  a Puglia, Veneto e Toscana , e a una politica più attiva e concreta, se oggi  anche noi possiamo beneficiare di una recentissima sentenza che ha dichiarato incostituzionale la legge “semplifica trivelle”.

Non abbiamo bisogno di chiacchiere o di fumo negli occhi

La Basilicata merita molto di più.

E’ per questo motivo che pur registrando con  soddisfazione l’appoggio che sui quotidiani  il  Vicepresidente del Parlamento europeo On.le Pittella manifesta al comitato Mediterraneo NO TRIV di Policoro, chiediamo fatti e atti concreti.

Infatti, nei prossimi giorni Mediterraneo NO TRIV invierà all’On.le Pittella copia della denuncia alla comunità Europea che il movimento NO TRIV ha già presentato all’UE.

Quello che chiediamo è un atto adesione alla denuncia per violazioni del diritto comunitario compiute dall’Italia.

E’ emblematico che il sostengo e l’appoggio viene da Bruxelles e non dalla nostra vicina Potenza.

Le istituzioni devono sapere che il ruolo dei comitati non è più solo quello di chiedere sempre e soltanto azioni a tutela del territorio, riempiendo così un vuoto della politica e dell’amministrazione regionale e della politica. Il passo in più che Mediterraneo NO triv persegue  in tutti i suoi interventi e in tutte le sue inziative, è anche quella di vigilare sui compiti e i doveri che la legge impone alle istituzioni.

Non a caso le osservazioni contro le istanze di ricerca petrolifere nel Golfo di Taranto e in terraferma presentate dal Comitato Mediterraneo No Triv, si concludono sempre con questa frase :” è ferma intenzione del Comitato Mediterraneo No Triv utilizzare il presente scritto quale documento utile al fine di individuare eventuali responsabilità non solo aziendali ma anche istituzionali e politiche in caso di incidenti e/o disastri, per omesso controllo e mancata applicazione del principio di precauzione in materia ambientale”.

 

Il portavoce del Comitato Mediterraneo NO TRIV

AVV. GIOVANNA BELLIZZI

 

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