A Marconia sabato 20 gennaio la presentazione del libro “L’enigma di Pitagora e altre storie”

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Nuovo appuntamento culturale, primo del nuovo anno, subito dopo la chiusura della visitatissima collettiva natalizia “La Magia del Natale” che ha riscosso grande interesse del pubblico.

Questa volta è in programma la presentazione del libro del giornalista e scrittore materano Filippo Radogna dal titolo “L’enigma di Pitagora e altre storie” (Ed. Altrimedia), che si terrà sabato 20 Gennaio dalle ore 18,30 nella sede dell’associazione Culturale Ce.CA.M di Marconia.

Un’antologia tutta lucana, un “future noir a carattere storico archeologico” che contiene sedici racconti visionari tra giallo e mistero.

La presentazione sarà moderata dalla giornalista Sissi Ruggi (componente del Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti di Basilicata); seguiranno i saluti e interventi di Giovanni Di Lena (presidente Ce.CA.M); di Maria Grazia Ricchiuti (Assessore alla cultura Comune Pisticci), Vito Epifania (Project Manager ed editore), Enzo Fontanarosa (giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno), e dello stesso autore.

Il fulcro del testo è la millenaria Città dei Sassi con il prospiciente assolato altopiano murgico e gli strapiombi della Gravina. “

Nei racconti di Filippo Radogna c’è Matera: sia quella del futuro, quanto quella del passato o del presente, con i suoi paesaggi metafisici nei quali l’autore” – scrive nella prefazione Donato Altomare, (presidente della World Science Fiction Italia) – “si trova a pieno agio nell’affrontare racconti di fantascienza hard, ma anche fantastici”.

Ma c’è anche l’azzurroMar Jonio che evoca l’antica mitologia con Metaponto, la cosiddetta spiaggia degli Dei, dove visse e scomparve Pitagora cui è dedicato il racconto noir fantascientifico (che dà il titolo alla raccolta), vincitore lo scorso anno del Premio Italia. Altri luoghi sono i minuscoli vecchi paesi lucani dell’interno, regno delle fattucchiere. All’interno del testo c’è una sorta di letteratura regionalista contaminata da vari generi letterari che, tra l’altro, si intersecano con il realismo magico di García Márquez o quello visionario e antropologico lucano di Raffaele Nigro; ma anche con le storie nere di Stephen King o di Lovecraft, come sostiene nella postfazione lo scrittore Giovanni De Matteo. In questo senso i luoghi nei racconti divengono allegoria e soggetti di avvincenti storie esoteriche, avventure fantascientifiche, utopiche o dell’orrore e gialli storici con protagonisti (umani e non) che di volta in volta possono essere eroi beffardi e disinvolti antieroi, seducenti dark ladies, personaggi realmente esistiti o surreali.

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