Legambiente Montalbano Jonico: "Bene raccolta differenziata ma si può fare di più""

Montalbano Jonico premiato nel 2011 a livello nazionale tra i comuni ricicloni, ma si può fare di meglio. 
E’ questa la sfida lanciata dal Centro di Educazione Ambientale “I Calanchi” di Legambiente, che ha realizzato in collaborazione con l’Istituto comprensivo “N. Fiorentino” e il patrocinio dell’Amministrazione comunale, il progetto “Scuola, Laboratorio, Ambiente”. 
Venerdì scorso, presso l’Aula Magna delle scuole elementari, sono stati resi pubblici i risultati del progetto didattico/ambientale, cogliendo l’occasione per ritornare a discutere sul tema della raccolta differenziata a Montalbano Jonico e per riflettere sugli scenari futuri prospettati dalla recente redazione del Piano di Gestione Provinciale dei rifiuti. 
Coinvolgere i più piccoli attraverso programmi di intervento educativi, messi in atto dalla scuola, significa innescare un processo di diffusione di una sana abitudine di vita nell’intera comunità. 
L’obiettivo del progetto era quello di migliorare la qualità/quantità della raccolta differenziata. 
A tale proposito, la scuola è stata dotata di nuovi contenitori di cartone riciclato, più capienti e caratterizzati da più precise indicazioni che aiutano nella scelta di scarto. 
Ciò che è emerso dal progetto, svolto in forma laboratoriale, è che i bambini non hanno una diffusa abitudine a differenziare, segno che lo fanno poco a casa. 
Le famiglie sono ancora poco propositive nel farsi carico dell’educazione ambientale dei loro figli e spesso risultano essere portatrici di abitudini di raccolta e cernita rifiuti, sbagliate. 
Lo dimostrano anche i risultati estrapolati dalla somministrazione di questionari rivolti a trecento famiglie montalbanesi, da cui si evince che si continua a perseverare quotidianamente in errori comuni nella gestione dei rifiuti domestici, e che urge un’intensificazione di campagne correttive di sensibilizzazione e di informazione, che richiede un impegno congiunto di tutte le parti sociali coinvolte. Le azioni di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza, che fanno leva sui due principali attori nel processo educativo, quali sono scuola e famiglia, non sono sufficienti, se non abbinate ad azioni concrete, intraprese dalle amministrazioni comunali e dagli assessorati di pertinenza. 
I risultati conseguiti, secondo Legambiente devono e possono essere incrementati; E’ questo lo sforzo richiesto al Comune dagli ambientalisti che richiedono soluzioni ed interventi reali e misurabili per il miglioramento della raccolta differenziata urbana. 
Alla Conferenza in rappresentanza delle Istituzioni comunali, era presente l’assessore all’Igiene e all’Ambiente, Francesco Chita che si ritiene soddisfatto del lavoro svolto dal Comune negli ultimi anni, che ha permesso a Montalbano Jonico di essere identificata dal Conai di Matera come “paese modello” nel sistema spinto di raccolta differenziata “porta a porta”. 
A questo però fa immediatamente seguito il rammarico per il fatto che il Piano di Gestione Provinciale non faccia nessun riferimento a questo “progetto modello” di raccolta proposto da Montalbano Jonico, presentandosi inoltre lacunoso nella previsione del sistema di riciclo dei rifiuti ed a dispetto di quanto fatto egregiamente, seppur con innumerevoli sforzi, per la raccolta differenziata, da alcuni comuni lucani, tra cui Montalbano, prevede nella sua bozza un trattamento termico dei rifiuti, riportando alla luce politiche ambientali che prediligono l’utilizzo di inceneritori e l’ampliamento di discariche indifferenziate. 
L’assessore Chita anticipa anche quelli che saranno i prossimi interventi comunali da attuare nella prospettiva dell’incremento dei risultati già buoni, della raccolta differenziata. 
A tale proposito verranno introdotte misure premiali, per ogni “sacco pieno” correttamente riempito e selezionato, contraddistinto per famiglia da un codice a barra, registrato da un lettore ottico, corrisponderà un valore monetario. 
Questo permetterà al comune di monitorare i comportamenti dei cittadini ed al cittadino di trarne un esiguo guadagno. 
Altro progetto da attuare nei prossimi mesi, è la creazione di un’isola ecologica che assolva a pieno il suo ruolo di spazio/raccolta, che sia sita nelle prossimità del centro abitato affinché sia di agevole utilizzo, sul modello di quella di Mercato San Severino, eretto come modello di eccellenza nazionale di raccolta differenziata porta a porta. 
L’ultima novità proposta, fortemente voluta e sollecitata dal Cea, sarà l’istituzione della figura dell’Ispettore Ambientale che sarà preposto al controllo del normale svolgimento urbano di raccolta, deposito e smaltimento rifiuti, attualmente svolto dai vigili urbani.

Mariangela Di Sanzo

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