“Incapacità amministrativa e politica” a Pisticci secondo il consigliere Badursi

Badursi Asso Fruit
“Incapacità amministrativa e politica, questo ha certificato e  confermato l’ultimo consiglio comunale che si è celebrato a Pisticci”.
E’ il commento del consigliere Andrea Badursi capogruppo del Partito Democratico nella massima assise cittadina.
“A reggere l’esecutivo cittadino – che ha ormai le sembianze  di un organo moribondo e privo di funzioni – prosegue Badursi – una sola unità dopo  l’abbandono di massa da parte di esponenti di quella che un tempo aveva  i vaghi lineamenti di una maggioranza almeno aritmetica. In realtà,  nessuna sorpresa; era noto dall’inizio che la ‘disavventura’  amministrativa targata Di Trani avrebbe portato alla paralisi  municipale, si vedano le mancate deliberazioni su Tasi o la mancata  adesione alla Città della Musica, solo per restare agli ultimi fatti  verificatisi in Consiglio. E poi la dicono lunga l’uscita del  presidente del consiglio e le dimissioni del capogruppo di Forum  Democratico, la sedicente civica che avrebbe dovuto sostenere il sindaco e assicurargli la maggioranza granitica che non c’è mai stata.
Abbiamo assistito, in questi quattro anni, a uno spettacolo politicamente indecoroso, nel corso del quale sono stati sacrificati gli interessi della collettività per i capricci e i valzer di poltrone, contentini politici e interessi di bottega.
Da parte del gruppo Pd proseguirà l’attività politica, porteremo avanti l’idea di azzerare la Tasi per coloro che vivono a Pisticci Scalo, iniziativa che va nel verso della compensazione ambientale visto il sacrificio che i residenti devono sopportare a causa della presenza dell’area industriale. E nella stessa logica, nella
medesima area, andava la nostra proposta di non applicazione dell’Imu, compresa quella agricola, bocciata l’altra sera dal sindaco Di Trani in consiglio.

Rispetto allo schema di convenzione per l’apertura del cinema comunale, Badursi ha rincarato: “ci faccia capire l’attuale ‘non-maggioranza’ cosa vuole fare, perché pare che quella struttura tutto diventerà fuorché un  cinema. E’ necessario rivedere lo schema e apportare correttivi che riteniamo strutturali. Non siamo abituati a limitarci alla critica, pertanto è nostra consuetudine proporre e quindi il nostro suggerimento, per l’amore della nostra comunità, è quello di assicurare almeno 120 giorni di proiezioni cinematografiche effettive, contrariamente a quanto stabilito nello schema attuale che prevede 120 giorni di apertura al pubblico.

Una previsione, quest’ultima, vaga che racchiude la malcelata intenzione di gestire il cinema come se fosse un generico contenitore ricreativo. Le iniziative culturali, a maggior ragione oggi che Matera2019 è l’obiettivo a cui tutti abbiamo il dovere di guardare, devono essere di assoluto valore e pianificate non certo secondo logiche domestiche quanto dilettantistiche. Auspichiamo la revisione dello schema che per come è stato pensato non può dare garanzie di effettiva  apertura del cinema comunale”.

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