Il Comitato Terre Joniche è pronto a scendere in strada

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“Mentre continuano i contatti con le forze politiche e le istituzioni, il Comitato TerreJoniche e le istituzioni territoriali lucane e pugliesi si convocano in assemblea congiunta per venerdì 11 Gennaio (18,30 Motel San Marco, Metaponto)”.

Lo si apprende in una nota diffusa dallo stesso comitato, che ricorda come “li verranno assunte ulteriori decisioni su come andare avanti.

Mentre sono state prenotati in tipografia 5.000 copie dei manifesti e 50.000 volantini (con i nomi e i simboli dei parlamentari e dei partiti che chiamiamo alle responsabilità per avere escluse Puglia e Basilicata dal finanziamento degli interventi per le alluvioni), il comitato è pronto a scendere in strada e ad ogni altra forma di protesta e pressione sarà considerata necessaria”.

E sulla vicenda interviene il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella.

“Il Comitato Terre Joniche porta avanti una battaglia importante che la Provincia di Matera continuerà a sostenere nell’interesse del territorio.”

Stella parla di “ennesima palese ingiustizia”.

Per questo ha sollecitato il presidente del Governo a porre rimedio a quanto consumato ai danni degli alluvionati delle due regioni dimenticate: “Nel marzo del 2011, come è noto, i territori di Basilicata e Puglia sono stati oggetto di alluvioni disastrose.

Eventi calamitosi che hanno messo in ginocchio il settore agricolo di questa provincia, così come quelle della vicina Puglia, cancellando decenni di investimenti costati innumerevoli sacrifici agli imprenditori e alle rispettive famiglie.”

“Risulta superfluo sottolineare come, lungi dall’essere risolta, la situazione rischia di incancrenirsi irrimediabilmente, – si legge nella lettera inviata per conoscenza alla Regione e ai parlamentari lucani – soprattutto alla luce dell’esclusione delle alluvioni menzionate dalla nuova legge di stabilità che incrementa di 100 milioni di euro il Fondo dedicato.

Una decisione che risulta incomprensibile, oltre che lesiva dei diritti di quanti pur avendo perso ogni cosa si sono visti negare l’accesso al Fondo garantito, invece, ad altre regioni.”

“Al fine di sanare l’ingiustizia evidenziata ed evitare le gravi conseguenze che l’attuazione di questa legge determinerebbe sul piano politico, economico e sociale, chiedo la disponibilità del Governo – conclude Stella – a riconsiderare i termini della questione e ad adoperarsi per integrare il decreto che darà corso al provvedimento varato dal Parlamento.

Nella consapevolezza che il Consiglio dei Ministri riconosce a tutte le regioni del Paese i medesimi diritti e le stesse ragioni allo sviluppo, sono certo che vorrà assumere le iniziative auspicate”.

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