I consigli della Polizia per difendersi dai topi di appartamento

Polizia

Un vademecum per difendersi dai ladri di appartamento.

Lo ha diffuso la questura di Matera con una serie di consigli utili per difendersi da visite sgradite, in aumento in questo particolare momento di crisi economica sociale, con la Polizia di Stato costantemente allertata nell’azione di contrasto del fenomeno criminale.

“Migliori risultati – si legge nella nota della Questura – si possono ottenere se anche i cittadini forniscono il loro contributo a mantenere alto il livello di sicurezza del territorio, attraverso una serie di attenzioni ed accorgimenti che possano scoraggiare i ladri ed una pronta collaborazione con la Polizia di Stato e le altre forze dell’ordine.

Quando ci accorgiamo di qualcosa di sospetto, ad esempio strani rumori dall’appartamento del vicino che dovrebbe essere vuoto o notiamo persone che si aggirano con un fare poco chiaro, è importante che ciascun cittadino si rivolga alle forze dell’ordine, chiamando il 113 o il 112 per segnalare che cosa sta succedendo.

Può essere decisivo per sventare un possibile furto, che oggi capita al vicino ma domani può accadere proprio a noi.

Alcuni sono frenati dal timore di essere poi costretti a fastidiose incombenze.

Ma, se vuole, il cittadino può restare anonimo, gli costerà l’impegno minimo di una telefonata (senza alcun addebito poiché è un numero di emergenza), ma avrà aiutato oltre alle forze dell’ordine, anche il proprio vicino e in generale avrà reso un servizio prezioso a tutta la città accrescendo il livello di sicurezza.

Si rivolgono di seguito alcuni suggerimenti di buon senso quando non si è in casa per evitare la brutta sorpresa, al ritorno, di trovarla svaligiata.

 

Quando sei assente per brevi periodi

  • Chiudi sempre la porta a chiave e non lasciare le chiavi sotto lo zerbino o in altri luoghi alla portata di tutti.
  • Ricorda che i messaggi sulla porta dimostrano che in casa non c’è nessuno.
  • Sensibilizza anche i vicini affinché sia reciproca l’attenzione a rumori sospetti sul pianerottolo o nell’appartamento. Nel caso non esitare a chiamare il 113.
  • Se tornando a casa trovi la porta aperta o chiusa dall’interno, non entrare. Potresti scatenare una reazione istintiva del ladro che si vede scoperto. Non fare l’eroe e telefona subito al 113

 

Quando sei assente per lunghi periodi

  • Non far sapere ad estranei i tuoi programmi di viaggi e vacanze.
  • Evita l’accumularsi di posta nella cassetta delle lettere chiedendo ad un vicino di ritirarla.
  • Non divulgare la data del tuo rientro e, anche alla segreteria telefonica, non dare informazioni specifiche sulla tua assenza.
  • Affida la chiave a persona di fiducia che resta in città: in caso di emergenza si potrà intervenire senza dover forzare l’ingresso.

Inoltre:

●  Teniamo presente che i primi posti esaminati dai ladri sono: armadi, cassetti, vasi, quadri, letti e tappeti. Evitiamo quindi di “nascondere” le nostre cose preziose in tali luoghi: saranno certamente i primi ad essere visitati. Piuttosto “nascondiamo in bella vista”, una piccola somma di denaro (20/50 euro) in banconote; in qualche portagioie potremo riporre pochi oggetti di bigiotteria di scarso valore. E’ probabile che il topo d’appartamento di turno si accontenti e si allontani senza rovistare in tutti gli ambienti. Generalmente un furto in abitazione deve concludersi in pochi minuti.

●  Rendiamo sicure porte e finestre. L’ideale è una porta blindata con serratura antifurto e spioncino. Se possibile, installiamo un sistema di allarme sonoro; non c’è nulla di più fastidioso… soprattutto per i ladri.

●  Non conserviamo mai in casa grosse somme di denaro, gioielli o altri oggetti di valore elevato. Se l’uso di questi ultimi non è frequente, potremmo custodirli in una cassetta di sicurezza dove prelevarli all’occorrenza.

Vi è mai capitato di aprire il portone dello stabile a qualcuno che ha suonato al citofono e alla vostra domanda ha risposto: “Pubblicità… mi apre per favore?”;oppure “Posta!”, certamente si.

Il più delle volte si tratta effettivamente del nostro fidato portalettere, oppure di uno dei numerosi fattorini, o di quei ragazzi che distribuiscono materiale pubblicitario.

Talvolta, invece, si tratta di malfattori che annunciandosi come figure a noi familiari, riescono a farsi aprire il portone o il cancello d’ingresso.

In tal modo ottengono due risultati: il primo è ovviamente quello di evitare l’appartamento in cui abita colui che ha aperto e quelli immediatamente adiacenti (eventuali rumori potrebbe destare allarme); il secondo è quello di poter verificare quali abitazioni sono al momento incustodite.

Altre volte può capitare di ricevere richieste di offerte per questa o quella opera sociale, oppure per questo o quel progetto umanitario… ecc.

In tutti questi casi è bene ricorrere a qualche accorgimento:

  • ● Non apriamo mai il portone, o il cancello, con l’impianto automatico se non siamo sicuri dell’identità della persona che vuole entrare. Se possibile facciamo installare un video-citofono, potremo vedere chi bussa alla nostra porta prima di aprirgli.

Magari in occasione di riunioni condominiali, potremmo proporre l’installazione di un video-citofono collocato in ogni appartamento: costerà meno di un impianto singolo e offrirà un grande vantaggio a tutti in termini di sicurezza.

  • ● Per la raccolta della pubblicità, potrebbe essere utile installare un grossa cassetta da collocare all’esterno del portone d’ingresso dello stabile dove gli addetti alla distribuzione della pubblicità possano riporre i vari depliant.
  • ● Non apriamo la porta di casa al primo sconosciuto che bussa, anche se dichiara di rappresentare opere di carità, o di essere un dipendente di un’azienda di pubblica utilità.
  • ● Teniamo la porta protetta col paletto o con la catena di sicurezza, osserviamo dallo spioncino coloro che bussano; eventualmente possiamo aderire alla richiesta e versare l’obolo senza far entrare nessuno in casa nostra.
  • ● Se abbiamo bisogno della riproduzione di una chiave e non possiamo provvedere direttamente, incarichiamo una persona di nostra fiducia evitando di riportare sulle targhette nomi e indirizzi.
  • ● Se perdiamo la chiave di casa o subiamo uno scippo o un borseggio, è meglio cambiare la serratura al più presto.
  • ● Uscendo e rientrando, assicuriamoci che la porta di casa ed il portone del palazzo restino ben chiusi.
  • ● Non facciamo sapere, fuori dall’ambiente familiare, se in casa ci sono oggetti di valore o casseforti, né dove si trova l’eventuale centralina dell’allarme.

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