Grande successo per il Teatro dei Calanchi a Pisticci

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Baccanti celebra la scoperta di Teatro dei Calanchi. Dopo il successo della performance, il Circus rilancia per una nuova edizione Il grido ancestrale della follia delle Baccanti è risuonato nel Teatro dei Calanchi. La tragedia di Euripide, riletta da Matteo Tarasco, ha tenuto a battesimo il nuovo progetto del Circus, la realtà guidata dall’estro creativo di Daniele Onorati che ha scommesso sulla mission di divulgare l’arte scenica sia in forma di spettacolo che nella sua dimensione formativa. 
L’idea era quella di trasformare uno scorcio dei calanchi di Pisticci in una location per il teatro. L’esperimento, dopo la prima assoluta della notte delle stelle, è riuscito pienamente. Salutata da un pubblico di circa 600 micro produttori, la storia plurimillenaria di Agave e Penteo, resa tragica dalla punizione divina inflitta da Dioniso, ha inaugurato una nuova location scoperta dall’intuito di Onorati e Tarasco in quella immensa ricchezza paesaggistica offerta dal territorio e sostanziata nel fascino remoto dei giganti d’argilla costruiti dal soffio dei millenni. Il sold out registrato già alla vigilia ha gremito il teatro di paglia e reso incantevole la cornice delle sedute spontanee circostanti, fatte di quella terra riemersa dal mare e modellata dall’incedere del tempo, tenendo a battesimo un progetto creativo culminato nella performance artistica, ma iniziato molto prima con le selezioni del cast a Roma e Matera e le residenze artistiche delle sette attrici ospitate a Pisticci dal primo agosto per i workshop che hanno permesso di sviluppare il lavoro teatrale ed adeguarlo ad un luogo non convenzionale trasformato in palcoscenico. Per Ludovica Bei, Diletta Masetti, Ida Matera, Giulia Modica, Arianna Paravani, Malvina Ruggiano e Giulia Trippetta si è trattato di una vera e propria sfida non priva di insidie, ma assolutamente suggestiva ed unica per la tipicità dei luoghi ed il livello di sperimentazione richiesto dalla loro geografia irregolare. L’idea di produzione di Teatro dei Calanchi è elemento basilare per la riuscita del progetto, che il pubblico decide di premiare finanziandone la realizzazione attraverso le sottoscrizioni, in una forma di partecipazione dal basso determinante ed in grado di avere successo solo in presenza di una proposta qualitativamente meritevole. In questo senso Baccanti ha esaltato una location che, messa in luce nella dimensione discreta dell’unplugged, solo fiaccole e nessuna amplificazione acustica, ha dato un impatto scenico formidabile, arricchito da una notte illuminata dalle stelle cadenti, alcune piovute a spettacolo in corso sull’idea soffitto del palcoscenico. “Il bilancio confortante di questa sorta di anno zero – annuncia Daniele Onorati – conferma che la strada intrapresa è quella giusta, all’interno di una formula che offre notevoli potenzialità. In tal senso possiamo già confermare che l’evento sarà riproposto nell’agosto 2017 con una nuova sfida artistica. Al progetto inizieremo a lavorare sin da subito così da avere un tempo adeguato alle esigenze di crescita di Teatro dei Calanchi, che per il resto manterrà intatte alcune sue caratteristiche come la dimensione unplugged che rispetta i luoghi o la sfida, per cast e pubblico, di confrontarsi con un contesto selvaggio la cui dimensione finale va ancora scrutata ed approfondita”. Teatro dei Calanchi, messo a dura prova dal maltempo e poi ricostruito per la nuova data del 10 agosto, ha saputo rendere una forte dimensione evocativa e suggestiva “suggellata da una cornice di pubblico emozionante che ci ha gratificato per il lavoro svolto rendendo ancor più belli questi luoghi già speciali ed infinitamente affascinanti”, come sottolinea Matteo Tarasco al termine della performance. Con Baccanti ha avuto inizio, da Pisticci, un nuovo percorso di creatività che saprà crescere negli anni a venire tenendo una traccia aperta all’insegna della imprevedibile creatività di chi lo ha ideato in un naturale desiderio di evolvere senza perdere di senso, proprio come quei calanchi che, seppur trasformati dalla pioggia, dal vento e dal sole, sono sempre in grado di manifestare il fascino arcano della loro rara bellezza.

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