“Frenata d’arresto per la storia di Policoro”

binari chiusi

“Testimoni del passato viviamo il presente con lo sguardo rivolto al futuro”.

Era con queste parole che brillantemente, il compianto Nicola Buccolo definiva con fierezza la sua amata Policoro e le genti che avevano scelto di viverci. Testimonianza di come questi luoghi e la sua moltitudine di gente, accettava la difficile sfida di ripopolare a cavallo della riforma agraria questo luogo magico, portando con loro tradizioni, sogni e speranze dei vicini paesi limitrofi, scegliendo di vivere qui, lasciando il “guscio protetto” dei loro paesi nativi, spinti da una speranza che solo la nascente Policoro riusciva ad evocare. Scommessa di questi ultimi temerari nuovi abitanti, poi stravinta, perché Policoro da quel momento in poi è stata come un treno che a motori spiegati ha innescato un processo di crescita incontrastato fino a ieri, diventando terza città più importante di Basilicata, seconda solo a Potenza e Matera”.

È quanto sostiene, in una nota, Policoro Pragmatica – analizzando la situazione in cui si trova la città ionica.

“È per queste ragioni – continua- che noi crediamo che questa città non meriti una frenata d’arresto così inedita per la sua storia, come quella sferzata dall’attuale compagine amministrativa “capeggiata” almeno sulla carta, dal Sindaco Mascia; perché idealmente Policoro continua ad apparire sempre come un treno, ma questa volta fermo e senza motore.

L’estate che stiamo vivendo in città appare come una delle più opache e tristi della sua storia e l’attuale amministrazione anziché dare una spinta, continua a sprofondare in una crisi politica che dura da mesi e di cui è vittima, consapevole, il Sindaco.

È palese ed imbarazzante come questa amministrazione in un primo momento ha cercato di cavalcare l’onda emotiva in materia ambientale, cercando prima, goffamente, di accattivarsi le associazioni ambientaliste presenti sul territorio, per poi glissare sulle stesse quando quest’ultime chiamavano l’amministrazione ad assumersi responsabilità importanti in materia di monitoraggio ambientale. Chi in passato ha frequentato la casa comunale sa bene come gli uffici dell’ente erano in continuo fermento, oggi sono fermi. Il decoro urbano che doveva essere il fiore all’occhiello di questa nuova squadra è desolante nonostante le famose 40 unità in più.

Policoro non merita tutto questo, non lo merita la sua storia e forse non lo merita neanche il Sindaco conosciuto come galantuomo di altri tempi”.

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