Consorzio Bonifica: "Accorpate le sedi di Policoro e Scanzano"

Ancora una volta registriamo un clima di totale incertezza da parte della Regione Basilicata in merito al riordino dei Consorzi di Bonifica: a pagarne le conseguenze, gli operai del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto della sede di Policoro, che si vedono costretti, dalla sera alla mattina, a vedersi spostato il proprio luogo di lavoro”. 
L’Amministrazione Comunale di Policoro interviene su quanto sta accadendo ai lavoratori della sede distaccata di Policoro del Consorzio, che si sono visti recapitare nella mattinata odierna una lettera con la quale viene loro notificato l’immediato spostamento degli uffici della Cittá presso la sede di Scanzano Jonico, a seguito dell’annoso problema legato all’enorme debito con l’Enel. 
“Gli operai della sede di Policoro – dichiara il sindaco Leone – lavorano per un bacino di utenza ampio, che copre non solo i comuni strettamente legati alla costa ionica, come la stessa Policoro e Nova Siri, ma erogano un servizio importante anche nei comuni di Valsinni, Tursi, Colobraro, San Giorgio, Rotondella, e danno un servizio ad un territorio importante soprattutto nel settore agricolo”. 
“La Regione Basilicata – prosegue il primo cittadino – ha il dovere di procedere celermente al riordino dell’Ente che riveste un’importanza notevole sul territorio, ma la Giunta regionale ha soprattutto l’obbligo di fare chiarezza circa la questione del debito con l’Enel: non si può, nel Terzo Millennio, restare senza luce in un ufficio pubblico e non poter lavorare”. 
“Nella comunicazione inoltrata ai lavoratori – prosegue il sindaco -si parla di soluzione temporanea, ma quanto durerá questa temporaneità?”. 
“Non vi é forse, dietro questa comunicazione – conclude Leone – la paventata ipotesi che venga chiusa la sede di Policoro con la relativa chiusura del servizio?”. 
“La Regione Basilicata- conclude la nota – abbia il coraggio di dire ai lavoratori cosa sta realmente succedendo e quale futuro li aspetta”.

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