Conclusa la prima fase per Imago, progetto di qualificazione urbana pisticcese

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Scorci bucolici, scene di vita quotidiana e pattern architettonici hanno ridato colore e vita ad alcuni spazi del paesaggio urbano di Pisticci e Marconia, grazie al progetto “Imago” che, avviato a settembre, conclude in questi giorni la prima fase di attività, per poi riprendere a primavera.

Ideato dall’associazione culturale “Emanuele 11e72 – Circolo Arci”, e realizzato con il contributo del Comune di Pisticci, il coordinamento dell’artista lucana Antonella Malvasi e l’assistenza tecnica dell’ingegnere Laura Stabile, Imago ha coinvolto una serie di artisti che hanno legami col territorio, i quali hanno partecipato gratuitamente all’iniziativa finalizzata a riqualificare i luoghi pubblici attraverso l’arte, per renderli esteticamente interessanti sia alla comunità del posto che ai turisti.

Le prime pennellate – rigorosamente con prodotti eco-sostenibili – sono apparse a settembre nel centro di Marconia. Due le opere di arte urbana realizzate in circa 60 ore di lavoro da Antonella Malvasi, Vito Antonio Baglivo, Lino Barbalinardo, Grazia De Stasi e Anne Parker, che hanno lavorato fianco a fianco, ciascuno con il proprio stile. Il muretto che fiancheggia la Chiesa di San Giovanni Bosco in Via Lucania ha perso il suo grigiore per colorarsi delle tonalità primaverili tipiche del paesaggio agrario pisticcese. Fichi d’India in fiore, alberi d’ulivo, papaveri e calanchi desolati si susseguono sulla parete lunga 12 metri, animata da una giovane donna che osserva l’orizzonte e da due galline, regine dell’aia nell’ormai sbiadita civiltà contadina. Poco più in là, nella villa comunale che affaccia sulla stessa strada, due uomini di mezza età, rappresentati sorridenti sul gradino di un uscio, hanno iniziato a far compagnia ai frequentatori dell’area verde.

Dopo aver concluso queste due opere, Antonella, Grazia ed Anne si sono spostate a Pisticci, nel rione Croci, per restituire dignità e bellezza a ciò che si è salvato dal movimento franoso che nel 1976 devastò il quartiere oggi quasi disabitato e divenuto area periferica del paese. Gli interventi artistici hanno interessato le fondamenta delle case che si affacciano su via Belvedere, risparmiate dal tragico evento, per un’altezza di oltre tre metri. Le volte a botte costruite con i tipici mattoncini di argilla sono state dapprima ripulite da alcune scritte vandaliche e fanno ora da sfondo a due scene di vita quotidiana – una grande pacchiana d’altri tempi che rientra nella sua abitazione e due bambini dei giorni d’oggi impegnati nel gioco del “nascondino” – distanti fra loro nel tempo ma ricongiunte grazie all’arte. Poco più in là, in via Donizetti, una serie di facciate delle “lammie” che caratterizzano il centro storico del paese sono comparse su una parete lunga 20 metri, presentandosi come un vero e proprio repertorio dei particolari architettonici che contraddistinguono ancora oggi le “casedde” di Pisticci.

“Grazie a tutti i volontari che hanno dato la loro disponibilità, siamo riusciti a trasformare Pisticci e la sua popolosa frazione Marconia in una vetrina artistica contemporanea in cui l’attualità rende tributo alla storia”, spiega Antonella Malvasi, che aggiunge: “Abbiamo fiducia nella comunità e siamo sicuri che il nostro dono verrà rispettato da tutti. All’atto pratico, infatti, Imago, si è configurato anche come un percorso di sensibilizzazione all’arte e alle tradizioni del nostro territorio. Abbiamo dipinto con l’idea di lasciare vere e proprie impronte di nuove e antiche identità, immaginate anche con il contributo di chiunque, passanti casuali, abitanti del posto e curiosi, volesse stimolarci con i suoi ricordi e a volte con alcuni suggerimenti”.

Il progetto Imago riprenderà a primavera non solo con altri interventi artistici, ma anche con la realizzazione di laboratori di arte partecipata e, infine, con la creazione di itinerari turistici mappati anche digitalmente. Per restare sempre aggiornati sulle attività, è possibile seguire la pagina Facebook dedicata “Imago_arte pubblica”.

ARTISTI

Antonella Malvasi: pisticcese, laureata presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. Con la pittura, rappresenta soggetti vari, concentrandosi sull’emotività. Si dedica anche alla fotografia e alla grafica.

Vito Antonio Baglivo: pisticcese, laureato all’Accademia di Belle Arti di Lecce. Predilige ritratti e scene cariche di espressività.

Lino Barbalinardo: pisticcese, autodidatta. I suoi soggetti preferiti sono i paesaggi rurali lucani.

Grazia De Stasi: pisticcese, autodidatta. Dipinge soprattutto paesaggi lucani e si dedica anche all’artigianato.

Anne Parker: scozzese, autodidatta. Le sue opere rappresentano prevalentemente Pisticci e la sua gente.

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