“Combattere la crisi nei campi lucani con la promozione della frutta del Metapontino”

AGRICOLTURA 2

Promuovere la frutta del Metapontino in tutte le strutture turistiche della costa ionica lucana, affollate di visitatori durante il periodo estivo, per combattere la crisi nei campi dovuta anche alla siccità.

E’ l’invito rivolto da Coldiretti Basilicata all’assessore regionale alle politiche agricole, Luca Braia.

In particolare la confederazione agricola ha chiesto all’esponente della Giunta regionale l’attivazione urgente di un tavolo che possa attuare la proposta.

“Proprio nel momento in cui si assiste ad un aumento dei consumi, importante per fronteggiare il grande caldo, pratiche commerciali sleali lungo la filiera stanno provocando situazioni di crisi diffuse per i coltivatori di frutta estiva – sottolinea il presidente di Coldiretti Basilicata, Piergiorgio Quarto – che chiede interventi per prevenire e perseguire tali pratiche, in una situazione in cui nelle campagne le anomalie climatiche della prima parte del 2017 hanno già provocato danni ingenti. Nel campi coltivati per via del il grande caldo gli agricoltori – continua Quarto – devono ricorrere all’irrigazione di soccorso per salvare le produzioni, dagli ortaggi alla frutta, dai cereali al pomodoro, ma anche i vigneti e il fieno per l’alimentazione degli animali per la produzione di latte”.

Sono gli effetti di un primo semestre del 2017 in cui le precipitazioni in Italia sono praticamente dimezzate provocando una situazione di grave siccità dopo che l’inizio dell’anno è stato segnato dal rincorrersi di nubifragi, grandine, siccità e gelate fuori stagione.

“Gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte – sottolinea il direttore di Coldiretti Basilicata, Francesco Manzari – per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti. Ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio e la competitività dell’intero settore alimentare. Di fronte alla tropicalizzazione del clima se vogliamo continuare a mantenere l’agricoltura di qualità, dobbiamo organizzarci per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi con interventi strutturali che non possono essere più rimandati. Occorrono – conclude Manzari– interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, creando bacini aziendali e utilizzando le ex cave e le casse di espansione dei fiumi per raccogliere acqua”.

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