“Cinghiali: la storia infinita”

cinghiale

“Un tavolo di confronto operativo per meglio definire ed uniformare le azioni da avviare, compreso le modalità di risarcimento dei danni da fauna selvatica, all’interno delle Aree Parco”.

A chiederlo è Coldiretti Basilicata in una lettera aperta inviata all’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pietrantuono.

“Le chiediamo la disponibilità ad attivare questa iniziativa – scrivono in una lettera il presidente di Coldiretti Basilicata, Piergiorgio Quarto, e il direttore regionale, Aldo Mattia – consapevoli del ruolo che gli Enti Parco possono assumere nella corretta ed equilibrata gestione del controllo della fauna selvatica a garanzia e tutela delle produzioni agricole, della salute e dell’ambiente, nonché della pubblica incolumità, così come condiviso in occasione della Tavola Rotonda sull’emergenza fauna selvatica con i presidenti degli Enti Parco dello scorso 22 maggio, alla luce anche delle criticità e delle disomogeneità emerse tra i vari Parchi, sia regionali che nazionali, rispetto alle procedure di controllo e prevenzione del cinghiale”.

Per Quarto e Mattia “ è giusto avviare il dibattito per condividere e valutare le politiche di prevenzione e controllo della fauna selvatica nell’ambito dei Parchi e delle Aree protette, mutuando le esperienze altrui alle reali esigenze della nostra regione”. Per i dirigenti regionali della confederazione agricola lucana “quello dei cinghiali è un problema che si aggiunge a tanti altri ancora non risolti. A cominciare dai ritardi accumulati dall’organismo pagatore nazionale sui pagamenti relativi alle misure Psr Basilicata 2014-2020. Ad oggi sono ancora bloccate circa 5 mila domande del 2016 e del 2017 relative ad indennità compensative, al biologico, all’integrato e alla semina su sodo. Tutto ciò – concludono Quarto e Mattia – nel mentre i nostri imprenditori agricoli continuano a sostenere oneri finanziari non più giustificati mettendo a rischio la stabilità stessa delle imprese”.

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