“Che fine ha fatto la riabilitazione cardiopolmonare all’ospedale di Tinchi?”

Comitato Ospedale Tinchi

Dopo aver annunciato nuove proteste il Comitato in difesa dell’Ospedale di Tinchi invia un nuovo comunicato stampa in cui chiede lumi sul destino della riabilitazione cardiopolmonare.

“Era di lunedì il 10 Dicembre 2012 – spiega la nota – L’Asm adottò una delibera ad oggetto “Manifestazione di interesse (da parte di esperti del settore) a partecipare alla procedura per la concessione del servizio di Riabilitazione ortopedica, cardiologica e pneumologica da attivare presso il P.O. di Tinchi con la realizzazione di investimenti propedeutici alla gestione”. L’Avviso Esplorativo fu approvato con delibera n . 1139 del 10.12.2012 con scadenza al 10 Maggio 2013, poi prorogata al 10 Agosto. L’avviso parlava di una riabilitazione, anche ortopedica oltre che cardiopolmonare, fino a 40 posti letto. Era finalizzato esclusivamente ad acquisire le manifestazioni di interesse da parte dei privati in modo non vincolante per l’ASM. “Eventualmente si procederà, ai sensi dell’art 278 del D P R 207/ 2O1O e dell’art.30 del D.Lgs.163/2006 e s.m.i., all’espletamento di gara informale per la scelta del concessionario” recitava la delibera.

Solo il 4 Settembre 2013, con delibera n. 959, l’ASM ha finalmente nominato la Commissione esaminatrice per valutare le 4 proposte pervenute per la gestione della riabilitazione ortopedica, cardiologica e pneumologica da attivare presso il presidio ospedaliero di Tinchi. Dopo “solo” dieci mesi abbiamo saputo il numero di quanti hanno risposto al bando. Hanno avuto dieci mesi di tempo nei quali potevano nominare la Commissione e hanno fatto passare un altro mese dopo la scadenza del bando. Ci volle la mobilitazione e le battaglie del Comitato e i comunicati che denunciavano “lo scandaloso silenzio dell’ASM”, riportati dalla stampa, per farli accelerare e nominare finalmente la Commissione esaminatrice. Ma da allora non si è mosso più niente. Ci sono state le elezioni regionali, e per i politici e i direttori bastava dire che “a Tinchi si sta lavorando per realizzare un centro di riabilitazione ortopedico e cardiopolmonare”.

Sono passati più di 16 mesi dalla delibera 1139 del 10 dicembre 2012.
A ogni incontro i responsabili dell’ASM ripetono: “E’ quasi pronto il bando di gara informale per la scelta del concessionario”. Ma non è mai pronto. Da 16 mesi.

Chissà quanto tempo ancora dovrà passare. E’ la stessa storia dell’Ambulatorio Chirurgico per il trattamento del Piede Diabetico e Vulnologia per il quale è stata fatta la delibera, è stato approvato il protocollo, ma tutto resta come prima per mancanza di volontà, incapacità organizzativa, forse non sanno da che parte cominciare, incapacità a comprendere il “protocollo” approvato per l’ambulatorio per il trattamento del piede diabetico. Sta di fatto che passano i giorni, le settimane e i mesi e tutto resta solo sulla carta. L’ambulatorio chirurgico per il trattamento del piede diabetico resta nella situazione drammatica in cui era prima della delibera. Senza attrezzature, senza decoro, senza una sala di attesa decente per i pazienti, senza mobili e arredo.

I responsabili direttori non riescono a coordinarsi e per farli riunire ci vogliono le incazzature del Comitato.

Ma con comodo, per loro è Pasqua.

Anche per i cittadini che lottano a Tinchi, che non si fermano neanche per Pasqua e chiedono un intervento da parte del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale.

Non possono più permettersi di restare in silenzio”.

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