Caso Policoro: la maggioranza esprime solidarietà al sindaco

Solidarietà nei confronti del sindaco di Policoro Nicola Lopatriello, l’unico indagato rimasto agli arresti domiciliari nell’inchiesta della Procura di Matera su un presunto giro di tangenti per la realizzazione della pubblica illuminazione nel comune jonico.
Ad esprimerla il sindaco facente funzione, Rocco Leone, e i capigruppo della maggioranza in seno al consiglio comunale, nel corso di una conferenza stampa convocata dopo la decisione del Gip di Matera, Roberto Scillitani, di revocare le misure cautelari per nove dei dieci indagati.
Tutti eccetto il sindaco, una decisione presa probabilmente perchè il primo cittadino non si è dimesso e quindi, per il giudice per le indagini preliminari, sussisterebbe ancora la necessità delle esigenze cautelari.
Nel suo intervento Leone ha sottolineato come la maggioranza sia compatta e andrà avanti per la sua strada, seguendo il programma elettorale e il patto d’onore stretto con la città dopo il voto dell’aprile 2008.
Se il sindaco si fosse dimesso – hanno detto nel corso della conferenza stampa – avrebbe riottenuto la sua libertà, ma avrebbe consegnato la città in mano al Commissario prefettizio. La sua è una battaglia anche di dignità per il bene e l’attaccamento alla sua città”.
Il sindaco Lopatriello ha il nostro pieno sostengo umano e politico – ha aggiunto Marsano – Siamo convinti della sua onestà e siamo sicuri che una volta libero potrà dimostrare la sua estraneità ai fatti contestatigli e, con essa, l’insussistenza di un “Sistema Policoro” che non trova alcun riscontro negli atti gestionali liquidati dall’Amministrazione”.
Parole simili sono state espresse anche dall’assessore Mary Padula e dai consiglieri Livia Lauria e da Antonio Galante.
Intanto nella giornata di martedì è tornato al Comune di Policoro anche il segretario comunale, Felice Latronico.
Ha salutato i dipendenti personalmente uno a uno, contento di poter tornare ad essere operativo dopo quasi due mesi di stop.
Infine una nota l’avvocato Gianni Di Pierri, legale del sindaco di Policoro, ha spiegato la posizione del suo assistito, Nicola Lopatriello.
Il fatto che non abbia ottenuto la revoca della misura degli arresti domiciliari non significa assolutamente che la sua posizione si sia aggravata – ha detto Di Pierri – ma verosimilmente dettata dalla circostanza che lo stesso non ha inteso dimettersi dalla carica di sindaco di Policoro”.
“Una simile decisione, che il sindaco avrebbe potuto assumere sin da quando è stata eseguita l’ordinanza cautelare, avrebbe infatti comportato il venir meno delle cosiddette esigenze cautelari e ne avrebbe probabilmente consentito la immediata remissione in libertà”.
“Lopatriello – ha concluso l’avvocato – continua a dichiararsi del tutto estraneo ad ogni ipotesi di reato e pertanto non accetta l’idea di dimettersi, a costo di dover sopportare la prosecuzione di una misura cautelare che pure reputa assolutamente ingiusta”.
Già nella mattinata di martedì i legali di Lopatriello hanno portato all’attenzione dalla procura e del Gip una serie di documenti, atti ed elaborati tecnici, con l’obiettivo di dare ai magistrati un quadro più completo della vicenda.

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