Alluvione: tutto pronto per la manifestazione di Roma

Ultimi preparativi prima della partenza per Roma degli alluvionati e del comitato terre joniche che martedì 20 settembre manifesteranno attraverso una pubblica assemblea con i i sindaci, le Province ed i cittadini delle aree colpite dagli eventi calamitosi dello scorso marzo per choedere che i loro diritti vengano rispettati.
Una richiesta che da lunedì è ancora più legittima poiché sull’ultima Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata l’ordinanza del presidente del Consiglio con cui nomina il commissario per il Piemonte colpito dall’alluvione il 17 marzo scorso. 
“Allora se l’ordinanza è stata emessa per il Piemonte – si chiede il Comitato Terre Joniche – si può fare anche per la Basilicata e la Puglia che da oltre sei mesi chiedono questo provvedimento.

Si possono anche mettere a disposizione finanziamenti nazionali come dimostra il provvedimento di 7 milioni di Euro stanziato dall’ultima manovra per le aree alluvionate della Basilicata.

Ora non c’è più nessun motivo per non procedere”. 
“E’ evidente –  ha dichiarato Gianni Fabbris a nome del Comitato per la difesa delle Terre Joniche –  che la norma catenaccio voluta dal decreto Milleproroghe per evitare di investire risorse nazionali non regge e che, come si dimostra con questi due ultimi atti, il Governo non può ritrarsi dalle responsabilità di dover dare risposte in termini di solidarietà della comunità nazionale in caso di calamità naturali. 
Si dimostra, dunque, come assolutamente corretta e giusta la linea seguita fin qui dal comitato: si riveda il decreto Milleproroghe e si trovi nel frattempo un accordo di mediazione fra le Regioni ed il Governo per permettere le deroghe necessarie e, adesso, assolutamente possibili e dovute. 
Mediazione possibile e praticabile soprattutto di fronte alla disponibilità delle Regioni di intervenire con proprie risorse. 
L’importante è che si faccia presto e che, soprattutto, si decida una linea chiara per evitare le misure dei figli e figliastri e delle linee privilegiate, a questo punto, intollerabili e che vedrebbero reagire i cittadini e tutti noi con la forza e la determinazione necessarie”.

“Sempre più importante, dunque, – conlcude la nota del Comitato –  il passaggio che si consumerà domani a Roma. 
Previsti dalla Basilicata almeno sei autobus e diverse autovetture. 
Saremo in Piazza Montecitorio con l’obiettivo di tornare con certezze dopo 7 mesi di rinvii e di piccoli passi”.
Una manifestazione quindi che martedì assume un significato ancora più importante.

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