Alluvione: sospeso lo sciopero della fame

Continuano le proteste del Comitato Terre Joniche per sollecitare la nomina, da parte del Governo, del commissario straordinario, per far fronte allo stato d’emergenza derivante dall’esondazione dei fiumi del primo marzo scorso.
 Il comitato e tutti coloro che insieme al comitato protestano per rivendicare i propri diritti, hanno mobilitato, sabato a Serramarina, i trattori giungendo dalla frazione bernaldese a Metaponto. 
Una protesta che poteva di fatto già partire nella mattinata di ieri ma che il Comitato ha deciso di non intraprendere per rispetto di coloro che hanno invaso le strade per l’avvio delle proprie vacanze. 
Intanto i manifestanti hanno deciso di interrompere lo sciopero della fame avviato circa una decina di giorni fa.

L’invito a desistere, per non compromettere gravemente lo stato di salute iniziando il fisico a dare qualche segno di cedimento, è giunto proprio dal comitato “Difendiamo le Terre Ioniche” che aveva supportato l’iniziativa e che da mesi è in mobilitazione ritenendo intollerabile e colpevole ogni altro ritardo con un territorio devastato e con altre piogge che potrebbero produrre nuovi e ben più gravi danni. Lo stop allo sciopero non significa che il Comitato abbandoni la protesta e soprattutto che si siano avuti segnali positivi dal governo centrale, significa soltanto tutelare la salute di propri rappresentanti guardando ad un altro tipo di iniziativa, quasi a riproporre la grande protesta di Scanzano del 2003 contro la decisione di realizzare l’unico sito di scorie radioattive.
“Se dunque non ci saranno segnali positivi – fa sapere il comitato – la nuova contestazione partirà onde evitare che la settimana di pausa a cavallo di Ferragosto blocchi l’eventuale modifica del decreto Milleproroghe e la nomina del commissario straordinario”.

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