Alluvione: presto l’ordinanza?

Gli alluvionati potranno avere finalmente l’ordinanza? 
Secondo il parere del Ministero dell’Economia, l’ordinanza starebbe per arrivare. Almeno sono queste le rassicurazioni date al presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, che ha ottenuto la disponibilità del Ministero dell’Economia ad accompagnare il cammino per lo svincolo dei fondi per l’emergenza alluvione nel Metapontino e l’emissione della relativa ordinanza attesa ormai da sei mesi, e, al tempo stesso, ha ottenuto indicazioni di come sia necessario mettere in campo altre attività per giungere al definitivo sblocco della questione.
Il risultato è stato raggiunto questa mattina nel corso di un incontro che De Filippo ha avuto al Ministero dell’Economia. 
Il presidente lucano ha innanzitutto ottenuto un impegno a mantenere lo stanziamento di sette milioni di euro da parte dello Stato (in aggiunta ai sette milioni e mezzo già messi in campo dalla Regione) sottraendoli alla scure del decreto sviluppo nell’ambito del quale era stato profilato un emendamento soppressivo dello stanziamento. 
Inoltre, per lo sblocco tecnico della possibilità di intervento, ossia l’emissione dell’ordinanza del Presidente del Consiglio attuativa del Decreto di Calamità già da tempo adottato, la riunione ha fatto emergere il rischio di tempi lunghi nel dialogo tra Protezione Civile e Ministero dell’Economia per scongiurare il quale sarebbe necessario direttamente un intervento della Presidenza del Consiglio. 
Per questo De Filippo ha già avviato una presa di contatti con il sottosegretario alla Presidenza, Gianni Letta, indicato come colui che potrebbe condurre la vicenda a definizione.

Parallelamente, il presidente lucano ha informato degli sviluppi i parlamentari lucani, a partire dal sottosegretario Viceconte, perchè, per quanto nella possibilità di ciascuno, si attivino a sostenere una rapida definizione del processo. 
“Il tempo passato è troppo – ha detto De Filippo – e non lo dico per individuare responsabilità ma per indicare la necessità di non indugiare oltre. 
Le risposte avute questa mattina, sebbene ancora non tradotte in possibilità operative, rappresentano una svolta ed è importante non abbassare in questo momento la tensione”.

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