“Al più presto un presidio delle forze dell’ordine permanente a Scanzano Jonico”

rogo assofruit carabinieri

“Dopo il nuovo incendio di un tir a Scanzano Jonico, sulla cui natura dolosa pare gli inquirenti non abbiano dubbi, il problema dell’assenza di un presidio permanente delle forze dell’ordine nella cittadina del Metapontino va risolto al più presto”.

E’ quanto sostiene, in un comunicato stampa, il consigliere regionale Paolo Castelluccio.

“Il nuovo ministro dell’Interno Salvini – prosegue Castelluccio –  oltre a dedicarsi alla “caccia all’immigrato” e alla chiusura dei porti, farebbe bene a dedicare una parte del suo tempo alla situazione del controllo dei territori e della sicurezza rispetto alla criminalità locale ed extraregionale che, come da tempo si registra nel Metapontino, dimostra particolare interesse sulle varie attività economiche della zona”.

Nel ricordare che solo qualche mese fa dopo l’incendio di una struttura della cooperativa Apofruit di Scanzano Jonico, che ha fatto seguito ad un altro episodio incendiario ai danni di una proprietà Assofruit, è stata proposta la costituzione di un comitato nel Metapontino con la presenza di organizzazioni di categoria, forze sociali, enti locali e Regione Basilicata, Castelluccio aggiunge: “la risposta delle categorie imprenditoriali e professionali colpite è sempre un fattore importante ma devono essere le istituzioni e le forze dell’ordine ad avviare interventi. Al primo posto c’è dunque la realizzazione di un commissariato di Polizia o una caserma dei carabinieri.

E’ tempo di misure per fronteggiare adeguatamente la criminalità a partire dai servizi di videosorveglianza nei centri del Metapontino. In sintesi più poliziotti di quartiere e più militari nelle strade; assumere altri agenti e aumentare le tutele e le risorse per il comparto sicurezza-difesa; metal detector e più controlli in zone affollate, più videocamere negli asili, nelle scuole e nella città; più poteri ai sindaci e alla polizia locale per la sicurezza; leggi più chiare e più severe, pene più dure.

Anche le manifestazioni di protesta, come proposto nell’incontro, voluto da Pensiamo Basilicata, Confindustria e Coldiretti, che si è svolto il 4 maggio scorso a Scanzano, sono da incoraggiare e da sostenere con l’obiettivo – conclude – di sollecitare il Governo a svolgere ogni azione utile a ridare serenità a cittadini, piccoli e medi imprenditori, lavoratori autonomi”.

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