Agricoltura: Per la Cia l’aumento del prezzo dei prodotti danneggia tutta la filiera

Al supermercato i consumatori devono continuare a fronteggiare il ritocco dei cartellini sia pure più contenuto rispetto al fruttivendolo o al salumiere sotto casa.” E’ quanto dichiara in un comunicato il direttore regionale della Confederazione italiana agricoltori lucana Luciana Sileo. 
“A maggio – sottolinea Sileo – il prezzo pagato ai produttori per l’olio d’oliva è precipitato giù del 32,5 per cento, è andata male anche per i cereali (-13,2 per cento), la frutta (-7,8 per cento) e gli ortaggi (-4,5 per cento).

Listini super che- spiega Sileo – hanno conseguenze negative su tutta la filiera alimentare, cominciando dai campi. 
Gli agricoltori da un lato vedono praticamente raddoppiati rispetto a un anno fa i costi aziendali legati ai carburanti, dall’altro non riescono a compensare l’aumento degli oneri produttivi perché i prezzi sui campi restano assolutamente non remunerativi. 

Per questo- conclude Sileo- la Cia ha presentato una proposta di legge di iniziativa popolare per regolare i rapporti tra agricoltura e Grande distribuzione organizzata. L’obiettivo è di promuovere e commercializzare i prodotti locali che siano tracciabili e identificabili nel territorio rurale di produzione, aprendo nuovi spazi di mercato a produzioni alimentari e tipiche lucane anche di nicchia.”

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