A Policoro collettiva d’arte moderna

Le mille sfaccettature delle forme pittoriche al centro della collettiva d’arte moderna organizzata, a Policoro, da Pino e Salvatore D’Alessandro.
L’esposizione, ospitata nella suggestiva cornice dei Casalini, è stata inaugurata sabato sera e offre al pubblico policorese le opere di tre autori: il barese Antonio Squicciarini, il professor Biagio Picardi, originario di Tricarico ma da tempo residente a Scanzano Jonico, il novasirese Gianfranco Corrado.
Tele molto diverse ma accomunate da un’unica passione, quella di rendere attraverso i colori le mille sfaccettature dell’animo umano.
Il trionfo dei colori e dell’amore al centro delle opere di Squicciarini, artista dalla lunga carriera, scenografo per il regista Federico Fellini e amico ed allievo di Marc Chagal.
Proprio le opere dell’artista russo hanno influenzato notevolmente il tratto pittorico del maestro barese: al centro delle sue tele, caratterizzate da colori densi e fluenti, il tema dell’amore rappresentato attraverso coppie sospese nel cielo di città illuminate.
Il colore e i suoi contrasti dominano anche nelle opere di Gianfranco Corrado, artista autodidatta che, attraverso le sue tele, rappresenta le passioni del mondo, dal dolore alla gioia, dall’angoscia alla bellezza.
Si ispirano al surrealismo, invece, le tele del professor Picardi, uno stile che vuole narrare sentimenti e sensazioni attraverso oggetti calati in una realtà lontana dal vero.
Una sospensione del pensiero, che viene resa magistralmente dal maestro non solo dalla scelta dei soggetti ma anche dai colori tenui, perfetto accostamento ad un’atmosfera rarefatta e lontana dalla realtà.
Tre artisti diversi ma che riescono a regalare intense emozioni ad un pubblico amante dell’arte.
La mostra sarà aperta, tutti i giorni, fino al prossimo 23 dicembre, dalle 19 fino alle 23.
Non solo arte ma anche eventi musicali ed enogastronomici, organizzati per ogni singola serata e dedicati a chi sceglierà di passare una sera in compagnia delle mille anime della pittura.

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